Cultura & Spettacoli

L’odissea di un giovane afgano nel romanzo di Bosso e Kasemi: sabato la presentazione

TORINO. Sabato 13 ottobre al Circolo dei lettori di via Bogino 9 a Torino verrà presentato il romanzo pubblicato da Genesi Edizioni, Cara mamma, ti prometto che tornerò presto. Il volume, scritto a quattro mani da Carlo Bosso e da Liaqat Kasemi, è stato premiato con la dignità di stampa, all’unanimità dei consensi, al Premio “I Murazzi 2018” per il contenuto di umanità e di sofferenza che viene documentato nel racconto riguardante l’odissea compiuta dal protagonista nel suo viaggio dall’Afghanistan all’Italia alla ricerca della salvezza e della libertà, in quanto appartenente all’etnia Hazara e alla fede sciita, che nel suo Paese d’origine è ferocemente avversata dai Talebani. Il racconto rappresenta un documento di rilevante importanza storica sulle condizioni di abiezione e di violenza cui sono sottoposte le minoranze etniche dei musulmani, ma è anche una testimonianza di luce e di speranza sulle possibilità di riscatto civile, se i più deboli vengono aiutati e assistiti nel loro impegno di riconquista della dignità umana.

Nel suo racconto Liaqat non si limita a riportare le tumultuose vicende che hanno accompagnato il passaggio dall’età infantile all’adolescenza e infine alle soglie della maturità, bensì prova anche a fornirci spiegazioni e informazioni sulla storia, le tradizioni e gli aspetti sociali del suo paese, su alcuni episodi particolari che lo hanno coinvolto, sulle differenze tra la civiltà orientale in cui è nato e quella occidentale in cui oggi vive. Ci offre la sua visione di quasi neofita del mondo contemporaneo in cui noi italiani ci dibattiamo, il suo pensiero e le sue riflessioni sull’uomo, le sue debolezze, le sue virtù.

Carlo Bosso è nato nel 1953 a Torino, città dove risiede attualmente. Ha pubblicato due sillogi poetiche intitolate rispettivamente Schizzi sinfonici (1987) e Appunti di viaggio (1991), entrambe con la casa editrice Pentarco di Torino. Nel mondo della prosa ha esordito pubblicando nel 1996 il romanzo La luna e le ombre (L’Autore libri – Firenze).  Nel 2016 ha pubblicato con Genesi la raccolta di racconti Memorie di Crimea e nel 2017 il romanzo Terre di amori e di ombre.

Liaqat Kasemi è nato alla fine degli anni ’80 nella provincia afghana di Ghazni dove la sua famiglia si era rifugiata a causa del­le persecuzioni razziali e religiose a cui era sottoposta in quan­to appartenente all’etnia hazara. Ha abitato in un piccolo villaggio tra le montagne fino all’età di circa 10 anni quando, a causa dell’invasione e delle conseguenti violenze dei talebani, è stato costretto a lasciarlo. Ha abbandonato la mamma, il nonno e i due fratellini più piccoli per andare a cercare il padre, uno dei capi dei combattenti hazara, disperso nel ventre drammatico della guerra e che, scoprirà più tardi, essere deceduto in un attentato compiuto contro di lui con la complicità di un suo amico e vice-comandante.
Liaqat, a dispetto della promessa fatta alla mamma di ritornare presto, ha così iniziato una drammatica odissea di oltre quindici anni che lo ha portato in Iran, Turchia, Grecia, Francia, Inghilterra prima di approdare a Torino dove finalmente si è fermato. Qui ha ripreso a studiare e ha trovato lavoro ed ha iniziato a costruirsi una vita regolare dopo tanti patimenti ed orrori.

 

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