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Omaggio del Museo dell’auto di Torino ad Ezio Gribaudo

TORINO. Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, in occasione delle celebrazioni che il capoluogo piemontese ha riservato a Ezio Gribaudo per il suo novantesimo compleanno, dedica un omaggio all’artista selezionando tra i suoi lavori, quelli che dialogano con il mondo dell’automobile. Sono state scelte circa trenta opere realizzate tra i primi Anni Sessanta e il 2018 nei quali le linee, i volumi e le forme delle vetture giocano un ruolo simbolico nonostante la loro presenza leggera, quasi subliminale, nascosta.

La mostra inaugurata ieri (12 luglio) sarà visitabile sino al 29 settembre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 10 e il lunedì dalle 10 alle 19.  Ingresso con biglietto museo 12 euro.

Le opere esposte abbracciano tutto il periodo di produzione artistica di Ezio Gribaudo, dalle quelle giovanili degli anni ’50 fino ad arrivare ai pezzi di più recente composizione. Gribaudo ha sempre sperimentato tecniche differenti, con una particolare predilezione per i materiali e i processi della tipografia: in mostra al Museo dell’auto, alcuni dei suoi famosi “flani”, che utilizzano gli stampi di cartone delle matrici tipografiche in collage o tecnica mista (i tre Flani del 1965; Isotta Fraschini del 1964).

Ezio Gribaudo ha 90 anni

Sono poi esposte alcune delle opere appartenenti al corpus Simboli del Concilio Vaticano II del 1963, mentre di epoca più recente sono le rielaborazioni grafiche che Gribaudo fa dei calendari Fiat negli anni ’70 (serie Mele e Auto e Mele, pere e auto del 1973). A completare questo excursus nell’immaginario del Maestro, rappresentazioni di dinosauri (Brontosaurus, 1984), cavalli (Cavallo, 2010; Cavalli, 2017) e pinocchi (Pinocchio en plein air, 2015) e alcuni esempi della sua sperimentazione scultorea (serie Piramidi, realizzata nell’arco di tempo tra il 1965 e il 2007).

Insieme alle opere figurative e a una video intervista realizzata dal giornalista Giosuè Boetto Cohen, saranno esposte 4 vetture che accompagnano il visitatore lungo una “passeggiata” attraverso l’immaginario caleidoscopico dell’artista: la Fiat 500 F del 1968, la Fiat 501 S del 1921, l’Isotta Fraschini BN 30/40 HP del 1910 e la Lancia Aurelia B52 coupé Bertone del 1951.

Ezio Grubaudo e Fabrizio Giugiaro

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