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Gli Acsenti di Sandigliano, ottimi da “pucciare” nel caffellatte

BIELLA. A Sandigliano (Biella) un tempo venivano preparati una volta alla settimana in occasione della panificazione familiare, tipica soprattutto delle frazioni, a partire da quella Fraschea. Ogni famiglia, a turno, in un giorno prestabilito portava a cuocere il pane nel forno. E assieme alle miche nel forno a legna si cuocevano anche gli Acsenti, biscotti caratterizzati dalla loro forma ad “esse”. Gli ingredienti principali sono la farina di mais mista a farina bianca e zucchero. La preparazione inizia impastando questi ingredienti con acqua. In un secondo momento si mischia all’impasto della pasta di pane inacidita chiamata alvà. Questo ingrediente è usato al posto del lievito. Terminata questa fase chi si occupa della preparazione forma dei tondi o le tipiche “esse” su una teglia che in seguito infornerà.

Un tempo gli Acsenti erano tradizionalmente preparati a Sandigliano anche per la festa dedicata alla Madonna delle Grazie, celebrata nella seconda domenica di settembre. Oggi, vengono preparati in occasioni particolari dalle panetterie e dalle pasticcerie locali. Per lo più si consumano inzuppati nel caffè-latte della colazione mattutina. Fanno parte della lista dei prodotti Pat (Prodotti agroalimentati tradizionali) riconosciuta dalla Regione Piemonte.

Ingredienti

1 kg di farina di mais
200 gr di farina di grano
200 gr di zucchero
100 gr di burro
200 gr di pasta di pane inacidita
acqua q.b.

Preparazione

Per la produzione degli Acsenti, si impasta con l’acqua la farina di mais assieme a quella di grano e alla pasta di pane inacidita, poi si aggiungono il burro e lo zucchero. Si impasta con acqua a piacere fino ad avere un impasto duro e si lascia riposare per 1 ora. Dopo si formano i biscotti che si dispongono su una placca e dopo un ulteriore riposo di un’altra ora si infornano a 200 °C fino a doratura. Il prodotto può essere subito consumato, ma si conserva anche due mesi.

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