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La storia della Scuola Aziendale Lancia, dedicata dal figlio Vincenzo a suo padre Giuseppe

E’ lì che si sono formati centinaia di operai specializzati, ma anche decine di quadri intermedi e dirigenti della storica fabbrica di automobili

La Scuola Aziendale Lancia venne fondata da Vincenzo Lancia nel 1923, e fu dedicata da monsù Lancia a suo padre Giuseppe Lancia, imprenditore dell’industria alimentare delle carni inscatolate. Vincenzo Lancia, uomo di grande genialità, di essenzialità di idee e chiarezza di pensiero, aveva intuito che per produrre vetture d’eccellenza occorrevano sempre più operai specializzati e qualificati. Ma non solo: una Scuola aziendale interna oltre a conferire competenza e preparazione tecnica agli allievi, ne avrebbe rafforzato senso di appartenenza e identificazione.

La prima sede della Scuola Lancia (1923-1938) trovo ospitalità nell’edificio ora occupato dalla Circoscrizione 3, con accesso all’angolo di Corso Racconigi con Corso Peschiera, edificio nel tipico stile industriale degli Anni Venti, che fu progettato dall’ing. Frappolli.

Le lezioni erano rivolte a ragazzi che, dopo la Scuola di Avviamento professionale, volevano completare nella Scuola Aziendale Lancia la loro preparazione teorica, alternando la pratica di officina alle lezioni di approfondimento impartite in aula da esperti e qualificati docenti, con ottime prospettive di essere assunti in fabbrica come operai specializzati.  Originariamente i corsi erano annuali, poi si estesero ad un triennio. I corsi triennali prevedevano 48 ore settimanali, di cui 40 svolte in officina, sotto l’occhio vigile di istruttori selezionati tra i dipendenti più esperti. Le lezioni teoriche (8 ore alla settimana) erano invece tenute da qualificati docenti esterni alla fabbrica. La formazione in officina prevedeva nozioni di aggiustaggio, utilizzo di macchine utensili, frese, torni e rettificatrici. Ai giovani apprendisti veniva anche corrisposta una retribuzione settimanale. L’esame finale, che concludeva il percorso formativo, consisteva nella realizzazione di un componente di una vettura al tornio: solo se era stato eseguito a perfetta regola d’arte e giudicato “na ciadeuvra”, ovvero “un capolavoro” dagli esaminatori, il ragazzo superava la prova e veniva assunto in fabbrica.

Ci fu un’interruzione di dodici anni tra il 1952 e il 1964, periodo durante il quale i corsi di formazione furono sospesi: in seguito ad una speciale convenzione con  l’Istituto Arti e Mestieri di Corso Trapani 25, i figli dei dipendenti Lancia potevano iscriversi a questa scuola a tariffe agevolate e fruire di borse di studio trimestrali qualora il loro rendimento scolastico fosse stato brillante. Ma si trattava di una prerogativa riservata ai figli dei dipendenti.

A partire dall’anno scolastico 1964/1965, però, grazie all’impegno personale dell’ing. Corrado Puglisi, la Scuola Aziendale Lancia venne ripristinata e accolta in Via Caraglio angolo Via San Paolo, in un’area poco lontana dal Grattacielo e attigua agli Stabilimenti e alla Squadra Corse. All’inizio si istituirono corsi di riqualificazione per operai già assunti in Lancia, per consentire loro di migliorarsi e diventare operai qualificati.

Nel 1967 si riprendono finalmente i Corsi di formazione riservati ai ragazzi.

Queste le materie teoriche del corso scolastico: Geometria, Tecnologia, Fisica, Disegno Tecnico, Cultura aziendale, Cultura generale. Queste, invece, le materie tecniche e professionali: Tracciatura, Aggiustaggio, Tornitura, Fresatura, Rettifica.  A corso concluso, in seguito ad un esame di licenza riconosciuto dallo Stato, poteva succedere che alcuni Allievi della Scuola Lancia continuassero la loro formazione scolastica per un ulteriore biennio presso un Istituto Tecnico Industriale e talora accedere al Politecnico, ma i più finivano per essere assunti subito in Azienda. Oltre alla Sede di Via Caraglio vennero realizzate altre Scuole Aziendali Lancia: a Verrone, a Cerreto Castello, a Chivasso (specializzata nella formazione di operatori in elettronica industriale) e a Bolzano.

Come gli ex allievi delle Scuole Fiat, anche gli ex allievi delle Scuole Aziendali Lancia hanno costituito un Associazione (rogito notarile del 28 Maggio 1971): ora l’Associazione degli ex Allievi Lancia, molto attiva, è confluita nell’ambito di Fiat AexA, Associazione ex Allievi Fiat.

Così commenta l’ing. Roberto Puglisi Presidente dell’Associazione ex Allievi e figlio dell’ing. Corrado Puglisi, rifondatore della Scuola Lancia:  “Negli insegnamenti teorici si rispettavano le indicazioni ministeriali, con professori abilitati: i programmi erano riconosciti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il valore didattico era molto alto e l’ambiente scolastico era piacevole e stimolante. Oltre alle materie tecniche, alla base del corso, non mancavano momenti di confronto e di discussione tra allievi e docenti su temi di vita quotidiana e contemporanea, ove ognuno esponeva le proprie idee senza timore di offendere i punti di vista altrui, formandosi al dialogo e al confronto leale e civile”.

Davvero una bella storia che continua nei ricordi e nelle iniziative culturali e rievocative dei suoi numerosi associati e del suo Presidente.

Sergio Donna

FONTI: Scuola Aziendale Lancia, Notiziario dell’Associazione ex Allievi Fiat, n° 3, 2023, Fiat AexA, Gli ex Allievi Fiat, a cura di Eugenio Borghese

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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