ENOGASTRONOMIA

Turismo enogastronomico, il Piemonte è secondo solo alla Toscana

TORINO. La passione degli stranieri per l’Italia si va sempre più affermando. E il merito va anche al turismo enogastronomico, che attraverso la valorizzazione dei cibi raggiunge il più ampio orizzonte dei profili culturali e dei vissuti dei territori che ospitano i flussi turistici.

Tra le regioni che fanno registrare il maggiore interesse c’è il Piemonte. E il merito è da legarsi in buona parte alle offerte enogastronomiche. Il Piemonte è secondo soltanto alla   Toscana. Il risultato è frutto di una indagine dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo. La quasi totalità degli operatori intervistati rileva un aumento del turismo enogastronomico nell’estate 2018 rispetto al medesimo periodo del 2017. Tendenza che peraltro coinvolge il 90% dei Paesi esteri, tutti con un andamento in salita del prodotto. Le tendenze di crescita sono del 10% per i Paesi europei e del 20% per i Paesi oltreoceano.

Nel dettaglio, gli incrementi maggiori si sono riscontrati per: Svizzera (+40% sull’estate 2017), Paesi Bassi (dal 10 al 30%), Brasile (+32%), Usa e Canada (+10%). Questo tipo di turismo riguarda più o meno tutte le Regioni italiane, in particolare le principali indicate dai tour operator contattati sono come detto la Toscana (soprattutto Chianti e Firenze), e il Piemonte (Langhe, Baveno) seguite da Sicilia, Emilia Romagna Veneto, Umbria e Puglia. I pacchetti turistici che sono dedicati all’enogastronomia hanno una durata media di 6 giorni.

 

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