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Dopo un anno di successi il Roccaverano si prepara a festeggiare i 45 anni della DOP

E’ tempo di bilanci per il Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP che, dopo un anno di riconoscimenti e traguardi raggiunti, si accinge e celebrare, nel corso del 2024, i 45 anni della Denominazione di Origine di Protetta (DOP).

L’anno che si sta chiudendo non ha soltanto sancito il cambio di nome del prodotto, da Robiola di Roccaverano a Roccaverano DOP, ma ha anche visto la codificazione, all’interno del disciplinare, della regola che prescrive l’utilizzo del solo latte di capra, escludendo l’aggiunta di percentuali di latte vaccino e ovino, in precedenza consentita ai produttori.

I cambiamenti realizzati hanno segnato ulteriori passi in avanti verso una qualità sempre più distintiva per questo gioiello caseario piemontese, prodotto nel territorio di 19 comuni tra le province di Asti e Alessandria, che nel corso del 2023 ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, testimonianza inequivocabile del livello raggiunto in termini di eccellenza qualitativa versatilità gastronomica, ma anche prova evidente dell’efficacia del lavoro di tutela e promozione svolto dal Consorzio e dai produttori consorziati.

Tra i premi spiccano quelli ricevuti dalle aziende consorziate: il primo posto come miglior formaggio prodotto nei territori delle Città del Formaggio ONAF conseguito alla quinta edizione del Concorso Caseario Internazionale “Stupore ed Emozione” di Bergamo e quello ottenutonella categoria “freschissimi di capra” in occasione del Premio Nazionale del Caseario a Latte Crudo organizzato dall’Associazione Cuochi Alta Etruria APS a San Francesco in Asciano (SI).

Prestigioso anche il primo premio nella tipologia formaggi lattici in occasione al concorso caseario nazionale “Pascoli e Alpeggio Italiano” tenutosi a Picinisco (FR) e quelli ottenuti al Concorso Caseario Regionale organizzato in occasione del Festival dei Formaggi Piemontesi a Savigliano, tra cui il secondo posto nella categoria formaggi elaborati con il Roccaverano DOP affinato nella cenere di Ginepro.

Non solo il prodotto e le aziende, ma anche i progetti messi in campo dal Consorzio hanno ricevuto importanti riconoscimenti. È il caso della Scuola del Roccaverano DOP, progetto vincitore nella categoria “Produzioni Enogastronomiche di Montagna” in occasione del “Winning Ideas Mountain
Awards 2023″ a Lagazuoi, ai piedi delle scenografiche Dolomiti (BL). Il Consorzio di tutela del Roccaverano DOP ha poi ricevuto il premio Ancalau “lavoro e ambiente” per la qualità del prodotto, la tradizionalità coniugata con l’innovazione dei metodi, la conservazione dell’ambiente, il contributo per l’attrazione del turismo e il ripopolamento del territorio.

Un attestato di stima arriva anche dall’Associazione Internazionale Discepoli Escoffier, Organizzazione che riunisce Chef, Maitre, Sommelier, produttori e giornalisti enogastronomici di tutto il mondo, con l’intronizzazione ad Escoffier del Presidente del Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP Fabrizio Garbarino.

«Il 2023 ha rappresentato un punto di svolta per il cambio di nome e le modifiche nel disciplinare, il 2024 si prospetta un anno altrettanto interessante che vedrà il Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP festeggiare i 45 anni della denominazione – dichiara Fabrizio Garbarino –. Un traguardo di prestigio che celebreremo in occasione degli appuntamenti più attesi dell’anno, a cominciare dalla consueta Fiera Carrettesca, la cui XXIII edizione si terrà a Roccaverano il 29-30 giugno, e attraverso l’organizzazione di iniziative speciali che coniugheranno la promozione del Roccaverano DOP con quella del suo territorio». 

Paolo Barosso

Giornalista pubblicista, laureato in giurisprudenza, si occupa da anni di uffici stampa legati al settore culturale e all’ambito dell’enogastronomia. Collabora e ha collaborato, scrivendo di curiosità storiche e culturali legate al Piemonte, con testate e siti internet tra cui piemontenews.it, torinocuriosa.it e Il Torinese, oltre che con il mensile cartaceo “Panorami”. Sul blog kiteinnepal cura una rubrica dedicata al Piemonte che viene tradotta in lingua piemontese ed è tra i promotori del progetto piemonteis.org.

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