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Vercelli, festeggia 800 anni la basilica di Sant’Andrea


VERCELLI. A partire dal 19 febbraio la città di Vercelli festeggerà gli 800 anni della basilica di Sant’Andrea, uno dei primi esempi di stile gotico in Italia, la cui posa della prima pietra è avvenuta proprio il 19 febbraio del 1219. Per le sue straordinarie peculiarità è ritenuta una costruzione unica del suo genere, sia in Italia, sia in Europa.

Ieri l’amministrazione comunale ha presentato il calendario delle iniziative che terranno banco nel capoluogo fino a giugno; tra gli eventi di punta c’è l’esposizione di una delle quattro copie esistenti della Magna Carta, in arrivo dall’Inghilterra, l’esposizione al pubblico della copia della Mappa Mundi, la più grande mappa medievale conosciuta finora, e un convegno internazionale con i massimi studiosi europei di gotico.

Il 19 febbraio la cerimonia avrà inizio alle 11 nella sala del Consiglio comunale, dove Poste Italiane presenterà il francobollo celebrativo sugli 800 anni dell’abbazia; le celebrazioni proseguiranno nel pomeriggio alle 17,30 con una messa solenne in Sant’Andrea presieduta dall’arcivescovo Marco Arnolfo.

Al centro dei festeggiamenti ci sarà anche la figura di Guala Bicchieri, l’artefice della costruzione della basilica e firmatario della copia della Magna Carta in arrivo tra un mese nella capitale del riso. La pergamena, risalente al 1217, sancì di fatto la fine della guerra civile in corso in Inghilterra tra l’impopolare Re Giovanni d’Inghilterra e un gruppo di baroni ribelli. A Vercelli arriverà la copia custodita nella cattedrale di Hereford, capitale dell’Herefordshire, nel Regno Unito.

Costruita in un breve lasso di tempo dal 1219 al 1227 per volere del Cardinal Guala Biccheri l’Abbazia di Sant’Andrea a Vercelli è annoverata ancor oggi come uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia. Prima fra tutto troneggia la facciata a capanna costruita in mattoni e pietra locale, sormontata da due snelle torrette e decorata da tre stupendi portali strombati a tutto sesto. Tra questi il portale centrale e quello si sinistra sono decorati tutt’oggi con lunette scolpite attribuibili alla scuola antelamica raffiguranti rispettivamente il martirio di Sant’Andrea, e il fondatore Biccheri in atto di donare la chiesa al Santo. L’interno è a croce latina suddiviso in tre navate scandite da campate con volte a crociera costolonate e archi a sesto acuto.

Adiacenti all’abside centrale si trovano quattro cappelle laterali (due per lato) e all’interno di una di queste si trova tutt’ora la tomba di Tommaso Gallo, primo abate di Sant’Andrea. L’incrocio del transetto è poi sormontato da un tiburio ottagonale sempre costruito in mattoni mentre la torre campanaria che affianca la l’edificio sulla destra è più tarda e risale al XV secolo. Sulla sinistra invece la chiesa è affiancata da un chiostro che in origine ospitava i canonici vittorini a cui era affidata la gestione dell’Abbazia; tra gli ambienti del chiostro: vi sono il Piccolo Studio e l’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale che occupano gli spazi un tempo destinati rispettivamente alla Foresteria e al refettorio. Infine vi è la sala Capitolare che conserva le sue forme medievali e ospita una dolcissima Madonna col Bambino di Bernardino Lanino.

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