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Via Po bloccata da 5.000 cacciatori: sale la protesta contro la nuova legge regionale

TORINO. Stamane quasi cinquemila cacciatori (alcuni giunti anche da fuori regione)   hanno bloccato via Po, per sfilare da piazza Vittorio fino a piazza Castello. I cacciatori protestano contro la nuova legge regionale considerata “troppo restrittiva e penalizzante” perché limita le specie cacciabili e riduce il calendario venatorio. Una legge inutile e vessatoria, sostengono i cacciatori, poiché esclude dal carniere 15 specie, vieta la caccia nelle domeniche di settembre e impone una serie di restrizioni all’attività venatoria.

All’arrivo in piazza un piccolo presidio di animalisti ha inscenato una contromanifestazione in Piazzetta Reale accogliendo il corteo al grido “Assassini, assassini”. Una delegazione di cacciatori è stata ricevuta in Regione dove ha incontrato l’assessore all’Agricoltura e caccia Giorgio Ferrero.

«Siamo costretti ad agire – spiega Mauro Giolito presidente comunale della sezione Libera Caccia di Cigliano – per l’ennesima provocazione della Regione nei confronti della caccia che è un’istituzione nazionale a cui tutti dobbiamo avere diritto. Il Piemonte  ha sempre avuto regole più restrittive rispetto ad altre regioni e noi chiediamo non solo di rivedere la legge che vogliono approvare, ma anche di uniformarsi alle altre regioni perché la nostra attività è sempre stata penalizzata».

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