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L’Iren finanzia 4 borse di studio in materia di auto elettrica

TORINO. L’Iren finanzierà quattro borse di studio dell’Università di Torino in materia di auto elettrica con 50 mila euro, con l’obiettivo di individuare nuovi modelli di mobilità elettrica in contesti urbani ad alta intensità abitativa. L’intesa è stata siglata in data odierna: illustrata dal rettore Gianmaria Ajani, dal presidente di Iren Paolo Peveraro e dal responsabile innovazione dell’Ateneo, Germano Paini. Torino dovrà essere in prima linea in questo campo, secondo le intenzioni di Iren e dell’Università (settore nel quale vanta un primato mondiale, con la produzione della prima auto elettrica della storia nel 1905 ad Alpignano, dell’azienda Dora, poi sostituita dal motore a scoppio).

A partire da sinistra: G. Paini, G. Ajani, P. Peveraro

Il presidente Peveraro ha confermato che Iren insedierà a Torino un nuovo centro di ricerca dedicato alla mobilità elettrica e che lui stesso crede molto in questo progetto “la mobilità elettrica non sarà al momento un business esagerato, ma le sensibilità sono cambiate, e questo settore rappresenta il futuro. Noi ci stiamo muovendo a più livelli, internamente con il ricambio del parco auto che interesserà a regime 600 mezzi, e verso i cittadini cercando di metterli nelle condizioni di poter usare agevolmente le auto elettriche, pensando per esempio a ricariche domestiche, e con la creazione di infrastrutture per la ricarica. Parteciperemo alle gare delle amministrazioni pubbliche che vorranno puntare sull’elettrico, e abbiamo già dei rapporti avanzati con la grande distribuzione. Ma la ricerca è ciò da cui parte tutto”.

Inoltre, il rettore Ajani ha affermato che la collaborazione con Iren è una grande opportunità per la ricerca universitaria: “Abbiamo 70 mila studenti, molti dei quali interessati a entrare nel mondo della ricerca per la loro futura professionalità. E la mobilità rientra fra le linee che ci siamo dati su cui fare innovazione”.

Nell’incontro tra Peveraro, Ajani e Paini è stata sottolineata l’importanza della mobilità elettrica sia per quanto riguarda l’ambiente che per i consumi (molta energia elettrica è oggi prodotta da fonti rinnovabili o assimilabili alle rinnovabili).

 

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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