Scienze & Benessere

Sanità, per la riduzione delle liste d’attesa la Regione stanzia 10 milioni

TORINO. La Regione Piemonte metterà a disposizione delle aziende sanitarie, entro fine luglio, dieci milioni di euro per ridurre le liste d’attesa. «Entro metà del prossimo mese ogni direttore generale ci presenterà un piano in cui vengono definite le necessità per affrontare le maggiori criticità di ciascuna azienda sanitarie. L’obiettivo è quello di arrivare ad aggredire complessivamente il problema delle liste d’attesa entro ottobre», spiega l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.
Ogni azienda sanitaria sottoporrà alla Regione un piano in cui evidenzierà le principali necessità per le quali verranno disposti i finanziamenti. Inoltre, i direttori sanitari, responsabili delle liste di attesa delle aziende, hanno avviato un monitoraggio della situazione per definire le questioni più sensibili e le modalità con cui affrontarle.

Le due strade per abbattere le liste d’attesa con le risorse aggiuntive sono il loro utilizzo per il personale interno al fine di aumentare il servizio, o l’acquisto delle prestazioni dal privato accreditato. «Questo piano – afferma Saitta – si affianca al Cup unico, fondamentale per accorciare i tempi».
Nel febbraio 2017 Saitta aveva presentato una bozza di piano triennale riguardante il problema delle liste, puntando sulla revisione totale delle agende di prenotazione, l’incremento dell’attività e delle prestazioni per affrontare le situazioni più critiche, l’assunzione di personale per aumentare l’offerta. «Per affrontare il problema delle liste di attesa serve una sorta di grande patto con tutti gli attori del sistema», diceva allora l’assessore regionale. Un caposaldo doveva essere l’aumento dell’offerta tramite assunzioni a tempo determinato, conferendo incarichi provvisori, e acquistando prestazioni dai privati.

Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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