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Un gipeto con apertura alare di oltre due metri avvistato nell’Ossola

DOMODOSSOLA. Lo ha visto la guida ambientale Mauro Conti durante un’escursione guidata, e Radames Bionda, tecnico faunistico dell’ente Parchi dell’Ossola, ne ha certificato l’autenticità. All’alpe Veglia è stato avvistato un gipeto con un’apertura alare di oltre due metri, in una conca alpina a 1800 metri in valle Divedro, una laterale dell’Ossola.

Il gipeto è uno degli avvoltoi europei di maggiori dimensioni, che si nutre principalmente di ossa di carogne.  È tornato recentemente a nidificare nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, dopo essere stato reintrodotto sulle Alpi negli Anni Ottanta. Da molti anni, infatti, è oggetto di un ambizioso progetto di reintroduzione che mira a ricostituire una popolazione vitale sulla catena alpina, da dove è stato sterminato all’inizio del ‘900. Il progetto ha avuto un grande successo, e ha già permesso di creare una popolazione che attualmente si riproduce in modo autonomo.

Nel 2015 sulle Alpi si contavano infatti 32-33 coppie di gipeti, che hanno portato all’involo 20 giovani. Nell’ambito di questo progetto ancora oggi alcuni giovani gipeti nati in cattività vengono ogni anno liberati sulle Alpi.

Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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