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Iris, un fiore antico divenuto l’emblema di Francia, ma anche protagonista a Firenze

Iride è l’ancella di Giunone e la messaggera degli dei ma è anche il tramite tra il cielo e la terra e il suo nome in greco significa arcobaleno. È un fiore antico dunque molto comune in Italia e in Europa,  pare anche crescesse allo stato spontaneo dal Tropico al Capricorno. Da queste specie sono originate altre specie e altre infinite varietà, da quelle nane a quelle alte, dalle barbate alle crestate e alle bulbose ed altro ancora. Quelle orticole sono le più comuni ed erano chiamate anche le orchidee dei poveri perché hanno veramente forme e sfumature particolari simili alle orchidee, le foglie invece, rigide e diritte, le usavano i bambini come spade infatti le nostre nonne le chiamavano le cutele o coltelle. L’ iris comune quello bianco detto anche iris germanico in Germania è chiamato giglio a spada proprio per la forma geometrica e appuntita delle foglie.

Si pensa che l’iris in origine fosse il giglio di Francia ed infatti ne divenne lo stemma proprio perché Luigi VII avendo vinto una battaglia in un campo in cui vide che erano cresciuti numerosi iris decise di fare di questi fiori il proprio emblema.

Non è soltanto lo stemma di Francia però, lo stesso stemma stilizzato si trova nelle sculture e decorazioni fiorentine.  Lo storico giaggiolo bianco, chiamato anche ireos o iride è lo stemma fiorentino, mentre quello francese dipinto ovunque su fregi e pareti, su stoffe e mantelli regali sarebbe l’iris alba. Una varietà diversa.

Ora guardando le 300 diverse specie di iris che i giardinieri hanno ottenuto c’è di che vederne di tutti i colori. Anzi non bastano 300, da qualche parte ho letto che sono più di 30000 gli ibridi ottenuti e davvero continuamente vengono messi in commercio nuove varietà dai nomi sempre diversi per la gioia dei cultori di questa specializzazione. Non ci tormentiamo a saperli. Rimaniamo a quota 300 che basta e avanza.

Bello però è sapere che hanno colori e sfumature che hanno tentato più d’un pittore per la diversità e la trasparenza che si trova in ciascun petalo e per le sfumature che variano all’interno del fiore.

Le iris comuni quelle che in genere fioriscono in maggio giugno crescono bene dappertutto e anche gli ibridi non hanno particolari esigenze si piantano a settembre ma ormai le piantine in vaso si possono piantare in ogni stagione in qualsiasi giardino, in qualsiasi esposizione, non temono il freddo, unico accorgimento da usare è ricordare di non zappare intorno alle radici quando sono piantate da tempo perché queste riemergono parzialmente in superficie. Io ho le germaniche bianche in pieno campo e si difendono maestosamente anche dalle infestanti.

Roxi Scursatone

Roxi Scursatone: artista e scrittrice. Ha frequentato l’Accademia Albertina e l’Ateneo torinese. Si è occupata da sempre di letteratura, critica d’arte e saggistica. Ha pubblicato il libro di critica letteraria “Breviario estetico di Gaia” (Genesi ed.) e “Jole con l’arte nei sandali” (Genesi ed.). Da più di un decennio suoi articoli e saggi brevi su artisti sono presenti sulla rivista “Vernice”. E per anni è sul periodico “Chiaravalle” con la sua rubrica dedicata all’arte e ai fiori. Suoi testi di poesia visiva sono stati pubblicati sulla rivista di poesia multimediale “Offerta speciale”.

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