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Sono sedicimila le famiglie piemontesi che hanno ricevuto il voucher scuola

TORINO. Sono poco meno di 30 mila le famiglie piemontesi che per l’anno scolastico 2018/2019 hanno richiesto il voucher scuola. Ma per 11 mila di loro non ci sarà la possibilità di accedere al contributo regionale. In, effetti, l’assessorato regionale all’Istruzione ha raccolto 2.467 domande riguardanti il contributo per l’iscrizione e la frequenza e 25.953 domande di voucher per l’acquisto dei libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e trasporti. A beneficiarne quest’anno saranno 16 mila famiglie e proprio nei giorni scorsi la Regione  ha approvato la graduatoria del bando che per la prima volta viene consegnato alle famiglie all’avvio dell’anno scolastico, superando lo storico disallineamento tra erogazione del contributo e anno scolastico di riferimento.

I beneficiari del voucher 2018/2019 hanno ricevuto un sms dalla società che gestisce il ticket virtuale con l’indicazione dell’avvenuta attivazione dello stesso, che potrà essere speso fino al 30 giugno 2019 – nella rete degli esercizi commerciali, i comuni, le istituzioni scolastiche e le agenzie formative convenzionate. «Il voucher, introdotto dall’annualità 2016/2017 – ha specificato l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero (in foto) – permette alle famiglie di acquistare direttamente beni e servizi e pagare le rette di iscrizione, senza dover conservare gli scontrini e attendere i rimborsi a distanza di molto tempo, come avveniva in passato. La fiducia che si è generata intorno a questo strumento ha determinato un fortissimo incremento delle domande, in particolare di quelle relative al voucher libri di testo e trasporti, che non possono essere completamente soddisfatte dalla dotazione finanziaria disponibile. Di qui la necessità di introdurre dei correttivi». Infatti, mentre negli ultimi tre anni le domande per il voucher iscrizione e frequenza sono rimaste pressoché costanti, quelle per i libri di testo ed i trasporti sono aumentate dell’83% (dalle 19.570 dell’anno 2016/2017 alle 35.953 del 2018/2019).

A parità di risorse regionali stanziate – circa 11 milioni l’anno – questo ha determinato un incremento tra le domande ammesse (perché in possesso dei requisiti) e quelle effettivamente finanziate (oltre 16.800 quest’anno, che saliranno a 18.574 grazie all’impegno di ulteriori risorse). Per tale motivo, una serie di ipotesi di revisione del sistema del voucher sono diventate oggetto di studio dell’assessorato all’Istruzione e, nei prossimi giorni, saranno portate all’attenzione della conferenza regionale per il diritto allo studio e della commissione consigliare competente, con l’obiettivo di ampliare la fascia dei beneficiari. Tra queste ipotesi vi troviamo: una lieve riduzione dell’importo del voucher per la scuola primaria (dove le spese sono generalmente più basse) e l’integrazione tra risorse statali e regionali finalizzate all’acquisto dei libri di testo, che consentirebbe alle famiglie con Isee fino a 10.632 euro – i cui figli frequentano la scuola secondaria, dove le spese sono più elevate – di ottenere un unico voucher (al posto di quello regionale e del contributo statale libri di testo) dal valore superiore a quello attuale. Secondo le simulazioni effettuate dall’assessorato all’istruzione sulla base della graduatoria 2017/2018, grazie a questi “aggiustamenti” si potrebbero soddisfare oltre 7 mila domande in più.

Redazione

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