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Sanità piemontese, quale futuro? Convegno lunedì a Torino con Cirio

TORINO. La sanità piemontese, per la prima volta dall’insediamento della nuova amministrazione regionale, indica in quale direzione andrà e su quali aspetti punterà per dare risposte ai cittadini. Lo fa lunedi 8 luglio con il convegno sul tema “Il futuro del sistema sanitario piemontese – Dal piano di rientro al futuro della sanità in Regione Piemonte”, che si svolge al Golden Palace di via Arcivescovado 18, a Torino. Il convegno, organizzato a tempo di record da Motore Sanità, vedrà la presenza dei vertici regionali piemontesi, con il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi che nel portare i saluti apriranno i lavori.

Poi in una giornata ricca di aspetti di grande rilevanza ed attualità, che si svolgerà dalle 9.30 alle 17, vi saranno relazioni ed interventi dei maggiori attori della sanità del Piemonte.

Per la sanità della nostra regione si tratta “di un momento delicato e decisivo – anticipano gli organizzatori – in quanto arriva da anni di riassestamento. Sono passati otto anni da quando, nel 2011, fu avviato il piano di rientro economico per la regione soffocata dai debiti per oltre 8 miliardi  di euro. Un piano di rientro che ha portato a un lungo stop alle assunzioni nella sanità e moltissimi tagli con lo scopo di mettere i conti in ordine (cercando di non toccare l’offerta sociale e sanitaria). Ora che i conti sono in equilibrio si apre una nuova stagione per la sanità piemontese che nonostante i sacrifici rimane la migliore (considerando i punteggi LEA) d’Italia”. Questo il passato, ora ci sono scelte importanti e strategiche da compiere, prime tra tutte: la riorganizzazione della rete ospedaliera basata sull’appropriatezza e non sull’austerità, la costruzione delle due Città della Salute, la riduzione delle liste d’attesa, una razionale politica del farmaco e dei dispositivi e un rapporto sinergico con la sanità privata, tutti aspetti che sono irrinunciabili per un rilancio della sanità della nostra regione. 

Un altro tema che non può più essere rimandato riguarda la  presa in carico del paziente cronico che necessariamente deve vedere la partecipazione di tutti gli attori pubblici e privati, a partire dai medici di medicina generale, e prevedere la stretta connessione con la componente socio sanitaria gravante su questi pazienti anziani patologicamente plurifattoriali.

Il presidente della Regione Alberto Cirio

Trovare le soluzioni a tutto e in tempi brevi non è semplice, se ne rendono conto tutti, ma per gli organizzatori del convegno “fondamentale è stabilire uno stretto dialogo tra decisori politici e il mondo sanitario”. E questo incontro sembra andare proprio in questa direzione.

Il convegno è patrocinato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’AIOP e dalla FIMMG e si svolge con il contributo incondizionato di Abbott, Amgen, RBM Assicurazione Salute, VitalAire, Allergan, Angelini, Astellas, Bristol-Myers Squibb, Merck, Novartis, Roche, Teva, Chiesi, Lundbeck, Sanofi e Takeda.

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