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Rifreddo si appresta a festeggiare gli 800 anni del monastero di Santa Maria

Il monastero è un luogo fortemente simbolico sia per l’aspetto religioso-politico sia perché fu teatro dei processi alle streghe

RIFREDDO. L’antico monastero di Santa Maria della stella di Rifreddo dove si tennero gli ormai famosissimi processi alle streghe nel 2020 compie 800 anni dalla sua costruzione. Infatti tra il 1219 ed il 1221, Agnese di Saluzzo, figlia del marchese Manfredo II si adoperò per realizzare un nuovo monastero in quel di Rifreddo. Più in dettaglio nel 1219 la nobildonna saluzzese si rivolse a papa Onorio III ed avuto il suo assenso acquistò terreni e diritti su rifreddo per il prezzo di 500 lire di buoni denari genovesi. Già ad inizio 1220 Agnese agiva “vice et nomine monasterii Rivifrigidi” e a luglio dello stesso anno era costruito l’edificio della “domus religioni Rivifrigidi”.

La definitiva approvazione papale giunse il 21 marzo 1221, con una lettera bollata che tuttora conservata negli archivi del piccolo comune della Valle Po. Da quel momento parte la storia “ufficiale” del monastero di Santa Maria della stella che per molti anni sarà un importantissimo riferimento per l’intero saluzzese. Un monastero che tra le tante vicende storiche su poi teatro nel 1495 di un processo alle streghe. Un processo probabilmente simile a molti altri che si tennero all’epoca ma che ha assunto un’importanza storica rilevantissima visto che parte dei verbali degli stessi sono giunti fino a noi e sono tuttora conservati nell’archivio storico di Rifreddo. Processi che hanno poi ispirato la fortunata manifestazione Le notti delle streghe ed il ritorno d’interesse anche mediatico sul tema e sulla struttura rifreddese.

Ritornando all’idea di commemorare l’800° della fondazione del monastero l’amministrazione ha deciso di celebrala nella data della concessione dell’approvazione papale ovvero nel 2021. “L’idea – ci spiega il sindaco Cesare Cavallo – è quella di organizzare un evento nella primavera del prossimo anno e se possibile di coinvolgere gli enti protagonisti di questa vicenda, storici, associazioni, appassionati ma anche semplici curiosi nell’attività di organizzazione dell’evento stesso. Per questo abbiamo deciso di partire con molto anticipo e non abbiamo voluto creare un format specifico”.        

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