TORINO. La Regione Piemonte è già pronta ad introdurre la ricetta elettronica veterinaria, uno degli strumenti più efficaci per il monitoraggio dell’eccesso di antibiotici e per la prevenzione dell’antibiotico-resistenza, la cui introduzione è stata rimandata dal Governo al primo dicembre.
Già, perché dopo aver condotto i primi test sul campo in alcune aree delle province di Torino e Cuneo, in questi anni l’assessorato, in collaborazione con il Ministero della Salute e con il Centro Servizi di Teramo, ha lavorato al fine di realizzare la piattaforma nazionale e testare il nuovo applicativo informatico, coinvolgendo, inoltre, un gruppo di veterinari liberi professionisti attivi per la formazione in corso.
Nel mese di giugno era stato presentato a Torino il nuovo Piano Nazionale di contrasto all’antimicrobico resistenza, in cui erano stati coinvolti 500 ricercatori, veterinari, aziende e operatori del settore italiani e stranieri, organizzato dalla Società Italiana delle Scienze Veterinarie, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università, l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, la Federazione degli Ordini Veterinari del Piemonte e della Valle d’Aosta e il CUS Torino, con il contributo della Fondazione CRT e della Fondazione CRC e il patrocinio dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte.
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