TORINO. Nelle nostre scuole si può andare incontro anche a problemi come lussazioni, ossa rotte, slogature, contusioni e ferite di tutti i tipi, coinvolgendo indistintamente sia studenti che insegnanti. Risultano infatti circa 100 mila gli infortuni che ogni anno si registrano all’interno delle mura scolastiche, con una prevalenza del sesso femminile tra i professori e dei maschi tra gli alunni. Secondo quanto risulta nel 2017, ad esempio, sono più di 15 mila gli insegnanti che hanno subìto un infortunio sul posto di lavoro e oltre 80 mila i ragazzi.
Skuola.net – sulla base dei dati contenuti nel s
Si può dire che, fortunatamente, nella maggior parte dei casi gli incidenti sono di lieve entità: circa 7 studenti su 10 si procurano una lussazione, una distorsione, una distrazione (38,8%) oppure una contusione (30,9%); ma 1 su 4 (il 25,2%) si procura una frattura ed il 4,5% una ferita. Tra i professori, invece, le fratture sono limitate ad 1 caso su 5 (il 19,2%), mentre risultano molto più frequenti le contusioni (42,3%). Sono il 31,1% i casi di lussazione, distorsione e distrazione e poi ci sono le ferite con il 4,9%.
Se, invece, si vuole dare uno sguardo sul tema infortuni secondo la distribuzione geografica: la Lombardia risulta la regione nettamente più “pericolosa” (oltre il 20% degli episodi totali), seguita da Veneto ed Emilia-Romagna (entrambe intorno il 10%). Ma qui il dato è strettamente legato all’ampiezza della popolazione studentesca.
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