Società di mutuo soccorso, una storia che a Torino affonda le radici sin dal Settecento

Le prime società nascono a fine Settecento  come associazioni volontarie con lo scopo di migliorare le condizioni materiali e morali dei ceti lavoratori: si fondavano sulla mutualità, sulla solidarietà ed erano strettamente legate al territorio in cui nascevano

I primi segni storici di una “economia sociale” nascono come iniziative di una certa borghesia illuminata e “interessata” alla  fine del 1700. Nel 1778, all’Accademia delle scienze di Torino, al concorso indetto sul “modo di provvedere agli operai che lavorano nelle seterie quando vi fosse penuria di seta”, la  proposta vincente fu quella di costituire, in caso di crisi, casse alimentate dai contributi dei datori di lavoro o dei lavoratori  stessi.

Nel 1844 in Piemonte scomparirono le corporazioni a causa dei vincoli che esse ponevano ad ogni ipotesi di libero commercio  (incompatibilità con ideologia liberista) e nel 1848 sull’onda  delle libertà concesse dallo Statuto albertino, delle  trasformazioni economiche e dei nuovi sviluppi industriali, che  misero in difficoltà i mestieri e le lavorazioni tradizionali,e per fare fronte all’assenza di una legislazione sociale e  all’indebolimento del tradizionale potere ecclesiastico, in seguito alle leggi Siccardi del 1850, i lavoratori urbani si riunirono nel ricordo passato delle cooperazioni d’arte e di mestiere, dando il via ad un fiorire di decine di società operaie  di mutuo soccorso.

A metà del 1800 nacque a Torino la Pia Unione dei lavoratori cappellai, la Società tra cocchieri e palafrenieri, la Mutua Società di parrucchieri, l’Unione dei tessitori di seta, oro, argento alle quali seguirono altre ancora.  Un esempio, forse unico di SOMS  torinese che ha saputo resistere sino ad oggi seppur con ampie e radicali trasformazioni di statuto e di servizio , è quella  dei Mastri Decoratori di Borgo Po. Vediamone velocemente la storia.

La Società Anonima Cooperativa di Consumo e Mutua assistenza Borgo Po e Decoratori nasce nel 1935 dalla fusione di due preesistenti società di mutuo soccorso: l’Associazione Generale di M.S. fra Operai Decoratori e Pittori d’appartamenti di Torino, fondata nel 1883 e la Società di M.S. Corale Po e Borgo Po, nata nel 1899. La Società Decoratori era un piccolo sodalizio costituito inizialmente da una cinquantina di soci, riunitosi con le finalità tipiche del mutuo soccorso ottocentesco: assistenza sanitaria svolta da un medico stipendiato dalla società, erogazione di un sussidio ai soci ammalati, luogo di incontro e di ricreazione.

L’utilità di questo servizio fu riconosciuta dal Municipio di Torino che deliberò un sussidio “una tantum” di lire 100 per le spese di gestione del collocamento. La società attraversò il periodo di maggior fulgore negli anni precedenti la prima guerra mondiale: giungendo a superare i 200 soci iscritti. La società implementò altri servizi sociali come la danza e il servizio Bar con la vendita di vino. Nel dopoguerra visse un lento declino, pur mantenendo tutte le sue funzioni.

Nel 1929  avvenne  la coabitazione con la “Corale Po e Borgo Po, proprietaria della sede di via Lanfranchi 28, alla quale e questo fenomeno portò la licenza di spaccio delle bevande alcoliche. Con scopi di attività in parte analoghi a quelli dei decoratori si sviluppava la Società di M.S. Corale Po e Borgo Po, nata dapprima con l’intento di riunire per piacevoli serate musicali un gruppo di “cantanti” del borgo che, invece di continuare i loro incontri al Parco Michelotti, decisero di affittare un locale con giardino in via Ornato. Da questa prima iniziativa si passò quasi subito ad organizzare una vera e propria società di M.S. Accanto alle funzioni tipiche del sussidio malattia, “dottore sociale”, medicine a prezzo ridotto, cassa cronicismo, ecc., la vita della associazione si amplificò in più direzioni a seconda dei diversi interessi, come la  beneficenza, bocciofila, e soprattutto la corale. Nel 1935, dopo sei anni di coabitazione, venne decisa la fusione e la costituzione di un’unica società nella sede  che ancor oggi mantiene la sua integrità, la palazzina con giochi di bocce e pergolato in via Lanfranchi 28, costruita nel 1909 con i fondi raccolti mediante l’acquisto di alcuni soci di azioni poi rimborsate a rate annuali..

Nel 1854 si costituiva a Torino, per iniziativa dell’Associazione Generale degli Operai (società di mutuo soccorso), la prima cooperativa di consumo, sotto forma di un comitato di previdenza.

Le società nate nel Piemonte moderato e sabaudo erano sorte con l’appoggio delle autorità o di esponenti borghesi estranei al mondo del lavoro e ad ogni rivendicazione politica.

La localizzazione urbana, la forte coesione professionale e la  neutralità politica erano le caratteristiche comuni  delle 115 società operaie presenti nel Piemonte sabaudo alla vigilia dell’unificazione. L’indagine statistica sulle società di mutuo soccorso aggiornata al 31 dicembre 1862, rilevò la presenza di 443 società operaie concentrate in Piemonte, Liguria, Emilia, Lombardia, Toscana e Umbria, delle quali 13 per il comune di Torino con 14.864 soci regolarmente iscritti.

Piero Abrate

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