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Piemontesi ai confini del mondo, 22 storie di esploratori atipici e navigatori irrequieti

Viaggiavano, i piemontesi, ben da prima di essere etichettati come bugianen. Originari di uno Stato piccolo e per lungo tempo marginale, furono soldati, avventurieri, artisti. Persone che viaggiavano per la necessità di doversi guadagnare da vivere − accoppiata, certo, allo spirito d’avventura, alla curiosità. Ma sempre di necessità si trattava, intellettuale o materiale che fosse.

È solo nel tardo XVIII secolo, tuttavia, che i piemontesi diventano esploratori. Per metterli sulla strada serve l’Illuminismo, con la sua visione razionale di un universo ordinato e conoscibile, e la volontà di scoprire, descrivere e classificare il mondo. Quando li incontreremo, questi piemontesi avventurosi si presenteranno a noi indossando di volta in volta maschere diverse: diplomatici, seri accademici, militari ligi al dovere, commercianti in cerca di un onesto profitto. E tuttavia sotto a questa patina di rispettabilità, più o meno visibile, non potremo non scorgere quell’irrequietezza, quell’insoddisfazione. Questa è, dopotutto, la natura degli avventurieri. Ed è per questo che continuiamo a provare curiosità per le loro storie, forse con un pizzico di invidia.

Che siano missionari religiosi, laici militari, accademici o diplomatici, uomini dediti al commercio o scalatori professionisti, gli esploratori piemontesi del passato sono tutti accomunati da spirito di avventura, desiderio di scoperta e una discreta dose di incoscienza. Paradossalmente, rappresentano l’emblema stesso del concetto di bugianen, e cioè di soggetti incredibilmente caparbi, tenaci, risoluti, decisi a tutto. A costo di contrabbandare i luoghi natii con le vette dell’Himalaya e del Nanga Parbat, con i vicoli di Tientsin in piena rivolta dei Boxer, con la Valle del Nilo e i suoi trafficanti di antichità o con la Terra del fuoco e i suoi indiani Aónikenk. 

A raccontare 22 storie di esploratori atipici e navigatori irrequieti ci pensa il libro di Davide Mana Piemontesi ai confini del mondo che ricostruisce i loro viaggi e i percorsi compiuti con l’aiuto di mappe, timeline, fotografie e illustrazioni. Il volume di 288 pagine è curato dalle Edizioni Savej. E’ corredato di illustrazioni curate da Alessandra Parigi e Giuseppe Conti. Il costo è di 17 euro.

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