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Patronale di Nichelino: il Comune distribuisce profilattici, il parroco annulla la processione

NICHELINO. Un’episodio che pare proprio uscito da un libro di Giovannino Guareschi, dove un indomito don Camillo ribatte colpo sui colpo alle decisioni prese dal comunista Peppone, sindaco del paese.  A far parlare, nello specifico, è la comunità di Nichelino, nell’hinterland torinese. Il Comune nei giorni scorsi ha distribuito profilattici durante un concerto e la chiesa, per protesta, ha annullato la processione prevista la Festa patronale. A comunicare la decisione è un sacerdote molto noto a Torino e non solo, don Riccardo Robella (nella foto sopra), cappellano del Torino calcio.

Il Comune, retto da un’amministrazione di sinistra (con maggioranza ex Pd, Partito Comunista d’Italia e due liste civiche), ha deciso di distribuire gratuitamente, giovedì sera durante un concerto, un kit di profilattici per sensibilizzare i ragazzi sul tema del sesso sicuro. Iniziativa che non è piaciuta alla chiesa locale. «Vogliamo distinguere il momento religioso, per cui nasce questa festa, dalle altre iniziative in calendario – scrive in una nota, a nome dell’Unità pastorale 55 di Nichelino, don Robella -. Non riconoscendoci in una festa che, date le scelte fatte, non ci appartiene, con grande sofferenza siamo obbligati a proseguire per la nostra strada».

«Rispetto la decisione, anche se la trovo un po’ eccessiva – ribatte il sindaco Giampiero Tolardo -. Noi abbiamo sempre collaborato con la parrocchia e vogliamo continuare a farlo. Per l’iniziativa, che è già stata organizzata lo scorso anno e che ripeteremo in futuro, abbiamo scelto la Festa patronale in modo da raggiungere il maggior numero di giovani possibile». La comunità pastorale ha anche deciso, come segno dimostrativo, di spostare la messa in chiesa, alla Santissima Trinità, e non in piazza Polesani nel Mondo, come da tradizione nella Patronale di Nichelino.

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