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Parrucchiere ed estetiste diventano punti d’ascolto per le piemontesi vittime di violenza

TORINO. L’idea è quella di fornire  ai professionisti del settore benessere nozioni utili a individuare eventuali segnali di difficoltà o per capire come comportarsi davanti a richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza. Su queste basi è nato l’accordo tra la Regione Piemonte e il Comitato di coordinamento delle Confederazioni artigiane Piemonte, in base al quale ogni salone di bellezza che darà la propria disponibilità diventerà una sorta di punto d’ascolto. Parrucchieri ed estetisti piemontesi oltre ad offrire i loro servizi e il loro sapere i termini di bellezza e benessere diventeranno  anche delle  “sentinelle” delle donne.

L’accordo è stato annunciato durante la giornata finale del Meeting nazionale di CNA Impresa Donna e l’ente piemontese presieduto da Sergio Chiamparino è il prima in Italia a sottoscriverlo. Ovviamente Cna, dopo il primo passo compiuto in Piemonte proverà ad estendere il progetto in tutta Italia. Come spiegano dall’organizzazione artigiana, a parrucchieri ed estetisti sarà fornito materiale informativo e sarà chiesto di impegnarsi in una sorta di “primo intervento”, informando e indirizzando le clienti verso i centri Antiviolenza più vicini. Sulle vetrine dei saloni di bellezza compariranno adesivi per segnalare l’adesione al progetto di contrasto della violenza di genere.  Con il protocollo la Regione e gli artigiani si impegnano anche a costituire una cabina di regia con funzioni di coordinamento e di valutazione dell’andamento del progetto. Dopo i parrucchieri inoltre si vuole procedere al coinvolgimento dei centri estetici. Una volta che il progetto sarà a regime, verranno elaborati dei report periodici che verranno pubblicati sul sito della Regione.

«Come CNA Impresa Donna siamo molto contente e onorate che un’iniziativa di questo genere sia tra gli atti conclusivi del nostro incontro nazionale – ha sottolineato Cristiana Alderighi, coordinatrice nazionale di Cna Impresa Donna -. Siamo sempre dalla parte delle donne, con le donne e per le donne come imprenditrici e come destinatarie delle nostre attività», mentre Maria Fermanelli, presidente di Cna Impresa Donna aggiunge: «Si parte di qui proprio per segnare un primo passo verso il panorama nazionale. Useremo l’esperienza del Piemonte per creare un progetto trasversale che coinvolga le imprese del Benessere e tutte le imprenditrici del sistema Cna».

 

Redazione

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