TORINO. Le imprese artigiane piemontesi rimangono in sofferenza. Nei primi tre mesi del 2018 sono nate 2.690 imprese che hanno compensato le 3.568 cessazioni conteggiate dalle Camere di Commercio piemontesi, per una perdita di 878 aziende. Il tasso di crescita è dello -0,73%, flessione superiore rispetto a quella delle imprese piemontesi complessivamente considerate, che hanno chiuso il primo trimestre dell’anno a -0,60%. L’andamento è risultato negativo per tutti i principali settori artigiani e in tutte le province, in particolare Alessandria, che con un bilancio negativo di -0,95% è dietro solo allo -1,53% fatto registrare dalle imprese artigiane di Biella.
«Questi dati sono un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Dobbiamo rispondere intensificando gli sforzi per sostenere le imprese artigiane, attraverso il microcredito, i servizi di accompagnamento all’internazionalizzazione e di supporto all’innovazione» ha spiegato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte.
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