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Novara lancia di progetto Deco per la paniscia e gli altri prodotti tipici

NOVARA. Novara lancia il progetto Deco, ossia la denominazione comunale di origine dei suoi prodotti eccellenti. I «Deco», per chi non lo sapesse, sono marchi di garanzia nati con la legge 142 del 1990 sul decentramento amministrativo. Tra le sue previsione c’è anche quella di attribuire ai Comuni, singoli o in gruppo, la possibilità di indicare materie prime o prodotti tipici che si intendono valorizzare con un marchio di «autenticità» e appositi disciplinari di produzione. Il bollino di qualità novarese andrà, dunque, a contraddistinguere prodotti tipici e allo stesso tempo eccellenti a partire dalla paniscia per proseguire con biscottini e insaccati come il salam d’la duja e la fidighina.  L’amministrazione comunale è al lavoro da mesi per raggiungere l’obiettivo. L’iter da seguire non è sicuramente breve, ma già si è fatto avanti un primo testimonial per promuovere l’idea. Si tratta dello chef Giampiero Cravero. Ma si sono già detti pronti a collaborare anche ex studenti dell’Università di Pollenzo.

Da quanto fanno sapere dal Comune, non verranno inseriti il riso e il gorgonzola perché hanno un loro protocollo e un riconoscimento specifico. L’amministrazione novarese intende puntare su prodotti che non hanno un marchio e che potrebbero avere beneficio da un’indicazione di qualità. In questi giorni è aperto anche un confronto con altri Comuni che hanno definito da poco la Deco (come Cuneo) e con l’associazione che le riunisce. In Comune sono giunti protocolli di produzione già esistenti dalla Camera di commercio e si è consultata anche l’Atl che ha seguito la definizione di un regolamento analogo per Tornaco. Il passo successivo sarà la costituzione di una commissione di esperti composta da un lato da ristoratori e dall’altro da chi lavora salumi e biscotti.

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