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Niente più stress nel posteggiare l’auto

La Ford sta studiando una tecnologia per facilitare la ricerca del parcheggio. Al momento è in fase sperimentale nel Regno Unito, ma presto potrebbe essere adottato sulle auto di serie.

Parcheggiare è uno dei motivi principali dello stress per chi si mette al volante in città. Soprattutto se di metropoli si tratta. Il problema è sotto gli occhi di tutti, ma nel prossimo futuro quello che per molti è un incubo potrebbe essere superato grazie alla tecnologia “Collaborative Parking” che Ford sta sperimentando nel Regno Unito. Secondo un nuovo studio condotto da Ford in Gran Bretagna, gli automobilisti trascorrono, mediamente, più di un giorno all’anno alla ricerca di un parcheggio. La tecnologia, sperimentata questa settimana, visualizza gli spazi disponibili, attraverso una mappa crowd-sourced, molto utile soprattutto nelle aree di parcheggio più strutturate.

«Capiamo benissimo quanto tempo vada sprecato e quanto stress siano causati dalla ricerca continua di parcheggi, in città – spiegano i responsabili inglesi del progetto -. L’intento della nostra sperimentazione è quello di restituire quel tempo ai conducenti, aiutandoli a godersi i momenti trascorsi in automobile affinché siano più felici e più efficienti».

Ford è tra i partner che si sono occupati dello sviluppo della tecnologia di “Collaborative Parking” nell’ambito del progetto UK Autodrive, supportato dal governo britannico e finanziato con oltre 20 milioni di sterline, che studia le possibilità di connessione tra veicoli, e tra veicoli e infrastrutture, con l’obiettivo di rendere la guida meno stressante e più sicura, di ottimizzare l’uso del tempo e migliorare l’efficienza nel consumo di carburante.

La nuova tecnologia visualizza gli spazi disponibili, attraverso una mappa crowd-sourced, molto utile soprattutto nelle aree di parcheggio più strutturate. È alimentata dai dati dei sensori di parcheggio dei veicoli che lo stanno utilizzando. Questi contribuiscono all’aggiornamento della mappa che mostra, così, gli spazi liberi – e può, inoltre, dialogare con i sistemi di monitoraggio dei parcheggi.

Piero Abrate

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Piero Abrate

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