«Capiamo benissimo quanto tempo vada sprecato e quanto stress siano causati dalla ricerca continua di parcheggi, in città – spiegano i responsabili inglesi del progetto -. L’intento della nostra sperimentazione è quello di restituire quel tempo ai conducenti, aiutandoli a godersi i momenti trascorsi in automobile affinché siano più felici e più efficienti».
La nuova tecnologia visualizza gli spazi disponibili, attraverso una mappa crowd-sourced, molto utile soprattutto nelle aree di parcheggio più strutturate. È alimentata dai dati dei sensori di parcheggio dei veicoli che lo stanno utilizzando. Questi contribuiscono all’aggiornamento della mappa che mostra, così, gli spazi liberi – e può, inoltre, dialogare con i sistemi di monitoraggio dei parcheggi.
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