TORINO. Alcune aziende del territorio sono state colpite da Nematode galligeno – un parassita delle risaie diffuso nel Sud-est asiatico, in Sud Africa, Nord America e America Latina; l’infestante può vivere sia in terreni asciutti sia in presenza di acqua – e la Regione Piemonte corre in aiuto. Questo parassita è ora comparso anche in Europa e si è manifestato tra le risaie italiane, tra cui quelle biellesi e vercellesi.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero (in foto), ha appena approvato una delibera con cui vengono stanziati 214 mila euro di risarcimento destinati ai risicoltori; tale somma dovrebbe coprire completamente le perdite di produzione ed i costi aggiuntivi sostenuti per il controllo delle infestazioni parassitarie. L’assessore ha precisato che si tratta di un parassita che si è diffuso solo negli ultimi anni nelle nostre zone “passando dai 19 ettari del 2017 a circa 70 ettari nel 2018, e che ha richiesto l’intervento del nostro settore fitosanitario”. La Regione ha così provveduto a contrastare il parassita con misure importanti, come la sommersione continua e prolungata delle risaie infestate e con il divieto di coltivazione del riso per il tempo necessario per estinguere il parassita. Oltre a questo, nel piano d’azione della Regione erano inserite anche altre prescrizioni, tra cui la pulizia delle attrezzature, la semina autunnale di colture biocide e l’incremento della fertilità del suolo con l’utilizzo di concimi organici. Ferrero ha inoltre affermato che questo ha prodotto delle perdite nel raccolto ed ulteriori costi aggiuntivi derivanti dall’intervento, quindi sperano con questo stanziamento di risarcire totalmente le perdite subite dai risicoltori.
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