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Nell’almanacco di Beppe Gandolfo il Piemonte che cambia

TORINO. Un 2019 nel segno del cambiamento: è questa la chiave di lettura di Un anno in Piemonte, la nuova edizione dell’almanacco compilato dal giornalista Beppe Gandolfo. Cambiamento che comincia con il rinnovo della Giunta regionale. Dopo anni di governo di centrosinistra, il giovane albese Alberto Cirio, a capo di una giunta di centrodestra, si è insediato in piazza Castello prendendo il posto di Sergio Chiamparino. Sei mesi di nuova guida politica segnati, nelle ultime settimane, dalla batosta dell’arresto dell’assessore Roberto Rosso. Cambiamenti radicali anche in quei mille comuni piemontesi dove si è votato per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.

Il cambiamento ha investito anche la Fiat-Chrysler, andata a nozze con il gruppo francese Peugeot-Citroen-Opel. Tutte da scoprire le implicazioni che questo matrimonio porteranno al sistema industriale del Piemonte e dell’Italia.  Cambia rotta il Tav con il via libera del premier Conte, cambia il mondo dello sport: Torino passa dal sogno di un’Olimpiade alla realtà delle ATP Finals di tennis che si terranno a Torino per cinque anni a partire dal 2021, mentre sulla panchina di una Juve che conquista l’ottavo scudetto consecutivo parte Allegri e arriva Sarri.

“Continuiamo – scrive Gandolfo – a raccontare la nostra terra con la voglia, l’entusiasmo e l’impegno del 2002, anno in cui cominciammo le pubblicazioni”.

L’almanacco, edito da EnneCi Communication, conta 370 pagine e costa 20 euro.

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