Nella Giornata mondiale delle api, in Piemonte nasce la “Via del miele Astigiano”

ASTI. Ieri, giovedì, 20 maggio, si è celebrata la Giornata mondiale delle api. La data è quella di nascita dell’apicoltore sloveno Anton Janša, pioniere dell’apicoltura. Scopo della Giornata il sensibilizzare sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile.

Tra le varie iniziative, che sono nate in questi giorni in Piemonte a favore di uno dei prodotti alimentari più antichi che l’uomo conosca, vi è quella messa a punto da un nutrito gruppo apicoltori che ha dato via alla Via del miele Astigiano. Alla faccia della cabala, in diciassette, distribuiti su tutto il territorio della provincia di Asti, si sono dati come obiettivo quello di promuovere le loro spettacolari produzioni e il loro bellissimo territorio. Un modo nuovo e distintivo per promuovere l’Astigiano con la qualità naturale dei suoi mieli e di tutto l’affascinante mondo delle api che ne è alla base. Interessante risposta alla domanda di esperienze da quel turismo di prossimità a cui dovremo abituarci per un po’, esperienze dolci come il miele.

L’apicoltura e il suo rapporto con la natura sono indubbiamente l’ambiente perfetto per soddisfarle: da degustazioni e visite guidate in azienda, fino alla partecipazione attiva, per portarsi a casa il proprio miele. Occasioni di valorizzazione della grande ricchezza e varietà di paesaggi, borghi, castelli, storia, arte e natura, seguendo i Dolci itinerari della Via del miele Astigiano. Sei gli itinerari, studiati per far scoprire il territorio con calma e dolcezza, in più volte, più fine settimana, più giorni, per aumentare con la frequenza le presenze di visitatori e turisti. Diciassette posti bellissimi promossi in modo nuovo su una vivace e già assai seguita pagina Facebook dedicata, www.facebook.com/astimiele, e su quelle dei loro apicoltori: Buttigliera d’Asti, Callianetto, Camerano Casasco, Capriglio, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Cocconato, Costigliole d’Asti, Cunico, Frinco, Montegrosso d’Asti, Piovà Massaia, Monastero Bormida, Portacomaro, San Damiano d’Asti, Vallarone ad Asti e Villanova d’Asti. Tanti spettacolari borghi che stanno trovando spazi di racconto con questo nuovo strumento di promozione territoriale, ricco di contenuti, followers, interazioni e richieste, nonostante le poche settimane d’anzianità; chiaro sintomo che il tema attragga.

L’innovazione e la gamma delle proposte sono gli stessi elementi che hanno caratterizzato il successo di un altro prodotto assimilabile, lanciato un paio d’anni fa, La via dei formaggi Astigiani. Due vie per favorire lo sviluppo turistico, accomunate dallo stesso ideatore, Davide Palazzetti, esperto di promozione turistica; stesso anche lo scopo: moltiplicare le motivazioni e le occasioni di scelta e visita, aumentare la permanenza sul territorio e le presenze nelle tante accoglienti strutture ricettive dell’Astigiano. Nulla di più utile in questi tempi.

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