
Nati l’1 gennaio: Domenico Bonamico, storico e stratega navale originario di Cavallermaggiore
Domenico Bonamico nasce a Cavallermaggiore (Cuneo) l’1 gennaio 1846 da Pietro e da Anna Bertolino. Entra nel 1861 nella Regia Scuola di marina di Genova. Nominato guardiamarina il 22 aprile 1866, partecipa sulla corazzata “Re di Portogallo” alla battaglia di Lissa. Il 1º maggio 1870 viene decorato di medaglia d’argento per aver salvato un marinaio caduto in mare ed è promosso., quindi, sottotenente di vascello. Nello stesso anno pubblica sulla Rivista Marittima la Memoria circa la resistenza dell’aria al movimento dei proiettili. Dopo aver frequentato la Scuola superiore di guerra a Torino (1871-72), è promosso nel dicembre 1875 tenente di vascello; nel 1878-79 insegna navigazione piana presso la suddetta Scuola e nel 1881-82 tattica navale. Di questi anni sono le pubblicazioni: I primi elementi della guerra marittima svolti alla Scuola superiore di guerra (Torino 1880), La difesa marittima dell’Italia (Roma 1881), Considerazioni sugli studi di geografia militare, continentale e marittima (Roma 1881).
Dal 1883 fa parte della Commissione per le visite, prove e velocità in mare dei piroscafi della Società generale di navigazione italiana e fino al 1885 presta servizio presso la Direzione di artiglieria e torpedini della Regia Marina. Promosso capitano di corvetta il 10 luglio 1888, chiede nel 1891 il collocamento in posizione di servizio ausiliario, preferendo dedicarsi agli studi di storia e strategia navale.
Mentre è ancora diffuso negli ambienti della Marina italiana il pregiudiziale dubbio circa la possibilità di esistenza di una strategia navale – l’orizzonte teorico era limitato alla tattica, considerata essenzialmente dal ristretto punto di vista delle formazioni e delle evoluzioni navali -, il Bonamico, partendo dalla meditazione delle opere dell’ammiraglio statunitense A. T. Mahan e del britannico C. E. Callwell, concepisce il disegno d’integrarle e coordinarle per dedurne una “teoria elementare del potere marittimo”: nascono articoli sulla strategia navale, in cui analizza alcuni conflitti navali particolarmente significativi in relazione alle tesi esposte (guerra di Crimea, conflitto anglo-olandese, conflitto cino-giapponese). Sempre seguendo lo stesso proposito commenta il conflitto ispano-americano e quello russo-giapponese.
Gli studi di strategia navale meritano al Bonamico una medaglia d’Oro di 1ª classe (9 genn. 1899). Nominato capitano di fregata nella riserva navale il 25 maggio 1893 e collocato a riposo nel 1900, verrà richiamato temporaneamente in servizio l’11 giugno 1915 per compiere una missione a Berna, allo scopo di raccogliere informazioni sull’attività delle potenze belligeranti. Muore a Torino il 21 aprile 1925. Da segnalare sono anche le opere poetiche Lirica del mare, Roma 1896, e La missione dell’Italia, Firenze 1914.
(Contributo Treccani)