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Nati il 17 agosto: il torinese Renzo Righetti, arbitro e dirigente calcistico

Chi lo ha conosciuto di persona, come lo scrivente, non può che sottoscrivere l’elogio funebre fatto dal presidente della Figc Giancarlo Abete  il giorno della sua scomparsa. Parole che ricordano Renzo Righetti come “persona di grandi qualità professionali ed umane, nelle cariche ricoperte nell’intero sistema sportivo ha sempre operato da dirigente valorizzando il ruolo delle istituzioni sportive nei principi e nei comportamenti”. Renzo Righetti è stato indubbiemente un personaggio di spicco nel mondo del calcio del secondo dopoguerra: arbitro della massima serie, presidente della Lega Calcio e del Settore tecnico della Federcalcio, nonché presidente della Fiorentina.

Una foto storica del 1961: Righetti è testimone al matrimonio dell’amico Beppe Bonetto, a quei tempi responsabile amministrativo della Lega Nazionale Professionisti

Nato a Moncalieri il 17 agosto del 1930, Righetti si affaccia nel mondo del calcio come arbitro, dirigendo fino incontri al 1956, di cui 38 in serie A. Il debutto nel massimo campionato è nel 1960 in occasione del match Palermo-Spal. La sua carriera dura sino al 1966, quando decide di smettere di arbitrare a causa di un infortunio. Terminata la carriera anzitempo, si rivela un grande dirigente sportivo, ricoprendo importanti incarichi a livello di Federazione, Lega e club.  Dopo essere stato nel Comitato Nazionale dell’AIA nella stagione 1971-1972, diviene vice-commissario nella Commissione Arbitri Nazionale presieduta da Giuseppe Ferrari Aggradi tra il 1972 e il 1978, e poi presidente della Lega Calcio dal 1978 al 1981. Il 20 gennaio 1988, un mese dopo la scomparsa di Pier Cesare Baretti, diviene presidente della Fiorentina, società calcistica all’epoca presieduta da Flavio Pontello; la prima partita sotto la sua presidenza è una sconfitta per 3 a 1 subita allo Stadio Comunale da parte del Napoli Nella stagione successiva, la Fiorentina allenata da Sven-Göran Eriksson riesce a qualificarsi per la Coppa Uefa, battendo allo spareggio la Roma.

Nel periodo della sua reggenza in Lega viene stabilito il ritorno di un calciatore straniero per i club di A e approvata, il 4 marzo del 1981, la famosa legge 91, che segna l’abolizione del vincolo. E’ una fase storica in cui si registra anche il primo scandalo delle scommesse e lo sbocciare del calcio in tv.
Renzo Righetti ha operato per molti anni all’interno del Settore tecnico della Federazione, divenendone presidente nel 1994 fino al 1997. Rimane a lungo presidente della Federcalcio, seguendo con particolare attenzione il Centro tecnico di Coverciano e rimanendo sempre legato alla società quale consigliere di Amministrazione e consulente.  Per l’impegno svolto nel 2001 in ambito sportivo il presidente Carlo Azeglio Ciampi  lo nomina  Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Muore all’età di 83 anni il 24 ottobre 2013. I funerali si tengono il 28 ottobre alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Torino

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