
Nati il 13 marzo: il geografo piemontese Giorgio Roletto, originario delle valli valdesi
Giorgio Bonifacio Roletto, piemontese delle valli valdesi, nasce a Bobbio Pellice il 13 marzo 1885. Nel 1914 si laurea in Lettere all’Università di Bologna con una tesi di carattere geografico su La descrittione di tutta Italia di Leandro Alberti e le sue fonti geografiche, iniziando quindi ad insegnare presso Scuole superiori prima ed intraprendendo la carriera accademica poi.
Incardinato all’Università di Trieste, assieme al suo giovane Assistente Ernesto Massi negli Anni Trenta del secolo scorso diviene il fondatore della Scuola italiana di Geopolitica presso l’Ateneo giuliano, filone di studi che ruotava attorno all’omonima rivista (Geopolitica. Rassegna mensile di geografia politica, economica, sociale, coloniale) edita tra il 1939 ed il 1942. Vengono così diffuse per la prima volta in Italia le teorie geopolitiche, osteggiate per la loro carica di novità dall’ambiente della geografia “ufficiale”. E questo pur godendo la rivista dell’appoggio del gerarca Giuseppe Bottai e riportando nel primo numero un indirizzo di saluto del noto geopolitico tedesco Karl Haushofer, docente all’Università di Monaco.
Nel dopoguerra la geopolitica entra nell’oblio in quanto considerata una discliplina di stampo nazista ed imperialista; Giorgio Roletto si concentra quindi su studi di geografia economica su paesi e località dell’Adriatico e del Mediterraneo orientale (la Jugoslavia, Israele, la funzione economica del porto di Trieste, ecc.), lavori nelle cui pagine, tuttavia, riecheggiano ancora le antiche idee “geopolitiche”.
Muore a Trieste il 2 maggio 1967.
(fonte: Wikipedia)