
Nati il 10 marzo: il torinese Errico Giachino, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria
Errico Giachino nasce a Torino il 19 marzo 1916. Dopo essersi diplomato al Regio Istituto Tecnico di Torino “Germano Sommeiller”, già impiegato alla Fiat, si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Torino.
Nel 1941 è chiamato alle armi e diviene sottotenente di complemento nel 15° Reggimento Autieri; al momento dell’armistizio dell’8 settembre 1943 decide di non arrendersi ai tedeschi ed entra nella Resistenza, dandosi alla macchia nella zona di Viù, nelle Valli di Lanzo.
Con il nome di battaglia di “Erich” organizza le prime bande armate, costituite soprattutto da ex militari sbandati. Fa parte del 1° Comitato Militare Regionale Piemontese (CMRP) come rappresentante delle Brigate Matteotti. Il 31 marzo 1944 viene catturato da membri della Federazione dei Fasci Repubblicani nella sacrestia della chiesa di San Giovanni a Torino, assieme ai compagni, mentre si tiene una riunione clandestina del CMRP. Incarcerato e processato a Torino dal Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato nei giorni 2 e 3 aprile, è condannato a morte e fucilato il 5 aprile 1944 nel Poligono Nazionale del Martinetto di Torino da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana insieme a Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti.
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, è sepolto nel Cimitero monumentale di Torino. Due vie gli sono state intitolate: nella capitale e a Torino, dove esiste anche una scuola con il suo nome in via Campobasso.
(fonte Wikipedia)