TORINO. Il Museo nazionale dell’automobile di Torino (Mauto) propone da alcuni giorni una interessante mostra dedicata ad un modello che ha scritto la storia del mondo dell’auto: la Lancia Aurelia 1950-2020 . All’interno del museo è stato allestito uno straordinario percorso espositivo articolato su due piani che racconta, con il contributo di 18 esemplari d’eccezione – di serie e fuoriserie –, l’evoluzione del modello presentato per la prima volta al pubblico proprio a Torino nel 1950.
Già a partire da quella prima apparizione, grazie al fortunato sodalizio creativo e stilistico con Battista Pinin Farina, la Lancia Aurelia si impone agli occhi di tutto il mondo come espressione di pura eleganza, ispirata a un ideale di levigata sobrietà. Tale fu il suo successo, che divenne anche protagonista di film famosi come Il sorpasso con Vittorio Gassman e Et Dieu crèa la femme con Brigitte Bardot, che la consacrarono icona di stile a livello internazionale.
I contenuti tecnologici dell’Aurelia hanno affermato il marchio Lancia come sinonimo di prestazioni e sportività, e fatto innamorare di questa vettura intere schiere di appassionati collezionisti. Amata da Hemingway e da Fausto Coppi, lodata da Juan Manuel Fangio – che la paragonò ad una “coppa di matè”, l’infuso da cui gli uomini delle Ande traggono forza e fiducia – la Lancia Aurelia è giustamente considerata un momento magico nell’evoluzione dell’automobile.
Una vettura le cui linee sportive accolgono un motore e una meccanica che la rendono altamente prestazionale anche in gara: questa è la Lancia Aurelia capace di ottenere straordinarie affermazioni nelle più importanti gare dell’epoca: Mille Miglia, Targa Florio, Giro di Sicilia, 24 Ore di Le Mans, Coppa d’Oro delle Dolomiti, e altre ancora.
“Raccontare la Lancia Aurelia – dichiara Massimo Fila Robattino, curatore della mostra – significa testimoniare il grande desiderio di riscatto che ha animato l’Italia nelle difficoltà del dopoguerra, dando vita a una vettura che solo pochi anni prima sarebbe stata irrealizzabile e che anche all’epoca, nel contesto di un’economia che ancora doveva dimostrare di essere in grado di ripartire, costituì una coraggiosa scommessa.”
La mostra resterà aperta sino al 3 maggio 2020. Orari: lunedì 10-14, pomeriggio chiuso; dal martedì alla domenica 10-19 . Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Ingresso con biglietto del museo (intero euro 12, ridotto euro 10, scuole euro 2,50, ragazzi da 6 a 18 anni euro 5, gratuito sino a 6 anni). Info: www.museoauto.com.
(le foto sono di Giorgio Perottino)