TORNO. E’ visitabile sino al 3 luglio nel Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, al colle dei Capuccini di Torino, la mostra “L’inesauribile scalata di un sognatore”, dedicata a Gian Carlo Grassi, pioniere dell’arrampicata su ghiaccio in Italia alla fine degli anni Settanta e scopritore, tra i primi, dei massi dell’anfiteatro morenico della Valle di Susa. Ma non solo. Grassi è stato anche una guida alpina e un esploratore di vie e goulotte sulle grandi pareti himalayane e patagoniche.
La mostra mette in luce la molteplice attività alpinistica ed esplorativa di Gian Carlo Grassi, che spazia dai primi cimenti giovanili sulle Alpi Cozie e Graie all’affermazione degli anni Sessanta, con le prime ascensioni invernali e le vie nuove; dal magico periodo del Nuovo Mattino, alla scoperta delle goulotte e delle cascate di ghiaccio; dall’esplorazione sistematica dei massi dell’anfiteatro morenico della Valle di Susa alle spedizioni nei quattro continenti, compreso un tentativo invernale all’Everest.
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