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Mercoledì 10 al via la stagione del Regio con “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi

TORINO. Il direttore d’orchestra israeliano Pinchas Steinberg (nella foto accanto), uno tra i più celebrati e dalla solida esperienza maturata sul podio delle orchestre più titolate d’Europa, inaugura mercoledì 10 ottobre con Il Trovatore di Giuseppe Verdi la stagione d’opera del Teatro Regio. Diretti dal pluripremiato regista scozzese Paul Curran, nel cast nomi di rilievo come quelli di Rachel Willis-Sorensen (Leonora), Diego Torre (Manrico), Anna Maria Chiuri (Azucena) e Massimo Cavalletti (il conte di Luna). Conferma il proprio impegno con la partnership alla produzione inaugurale Intesa Sanpaolo, socio fondatore del Teatro.

La nuova stagione d’opera e di balletto si compone di 14 titoli: undici opere, di cui una in prima rappresentazione assoluta in tempi moderni, e tre appuntamenti con la danza, tra i quali il ritorno di Roberto Bolle. Un cartellone, frutto di un rinnovato progetto artistico, che presenta grandi capolavori irrinunciabili, di doverosa programmazione nella vita artistica di un teatro d’opera. Il nuovo corso del Teatro vede William Graziosi come sovrintendente e Alessandro Galoppini come direttore artistico.

Il nuovo cartellone mette in primo piano i grandi capolavori, alcuni dei quali da troppo tempo assenti sulle scene del Regio; si avrà così la grande opportunità di apprezzare quei titoli ormai entrati nel mito e nella storia, custoditi nel cuore di ogni spettatore. Un punto di partenza ideale per accedere alle meraviglie dell’opera. Una “playlist” ideale che vede presenti i fab four della lirica: Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, e poi ancora i due padri che hanno consolidato, nel Novecento, il predominio dell’opera italiana nel mondo: Giacomo Puccini e Pietro Mascagni. Una prima rappresentazione assoluta in tempi moderni impreziosisce la Stagione: si tratta dell’Agnese di Ferdinando Päer, dramma semiserio del 1809, capolavoro da riscoprire e gemma della produzione musicale a cavallo tra Settecento e Ottocento, che influenzò profondamente la successiva generazione di operisti. Chiude la Stagione la prima rappresentazione al Regio di Porgy and Bess, l’ultimo capolavoro teatrale di George Gershwin.

Per la danza, oltre al ritorno di Roberto Bolle and Friends, è in cartellone Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev con il Balletto dell’Opera di Perm e un’altra prima assoluta: La giara, una creazione della Compagnia Zappalà Danza sulla musica di Alfredo Casella.

A novembre, dal 13 al 24, andrà in scena L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti e diretta da Michele Gamba, mentre a dicembre, dal 14 al 23, Donato Renzetti dirigerà coro e orchestra in La traviata. Di casa al Regio, Roberto Bolle torna nel nostro Teatro dal 29 al 31 dicembre, con l’attesissima nuova edizione del Roberto Bolle and Friends. A gennaio, dal 10 al 20, Madama Butterfly nella produzione proveniente dallo Sferisterio di Macerata; a febbraio, dal 6 al 17, è in scena un nuovo allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi, in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo.

A marzo, dal 12 al 24, il nuovo allestimento dell’opera Agnese di Ferdinando Paër (1771-1839) catalizzerà tutta la curiosità del pubblico e l’attenzione della critica attorno a questo titolo, proposto in prima rappresentazione moderna. Sempre a marzo, il 22 e il 23, verrà messo in scena Pinocchio, l’opera liberamente tratta dalla celebre fiaba di Collodi, con musica di Pierangelo Valtinoni, libretto di Paolo Madron e regia di Luca Valentino. Ad aprile, dal 10 al 20, sul palcoscenico tornerà, dopo più di vent’anni, La sonnambula, di Vincenzo Bellini: Maurizio Benini dirigerà l’Orchestra e il Coro del Regio in questa delicata partitura dalle tinte pastello con la regia di Mauro Avogadro.

A maggio, dal 3 all’8, il Regio ospiterà, per la prima volta, il Balletto dell’Opera di Perm nel capolavoro di Prokof’ev: Romeo e Giulietta, con l’Orchestra del Regio diretta da Artëm Abašev. Sempre a maggio, dal 22 al 28, tornerà in scena al Regio il sorriso e il buonumore di Gioachino Rossini con L’italiana in Algeri, mentre a giugno, dal 12 al 22, verrà proposto un dittico tutto mediterraneo: la prima assoluta della creazione coreografica La giara, da Pirandello e su musiche di Alfredo Casella, per opera di Roberto Zappalà e della Compagnia Zappalà Danza. Nella stessa serata Cavalleria rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni in un nuovo allestimento con la regia di Gabriele Lavia. Infine, dal 2 al 7 luglio, chiuderà la Stagione il capolavoro teatrale di George e Ira Gershwin: Porgy and Bess, nell’unica produzione autorizzata proprio dalla famiglia Gershwin, con l’Orchestra del Regio e i Solisti e Coro del New York Harlem Theatre diretti da William Barkhymer.

Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it.

 

Piero Abrate

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