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Le opere del fotografo turco Rasim Aslan in mostra in tre diverse location torinesi

TORINO. L’associazione Quasi Quadro presenta Shadows, la prima mostra in Italia dedicata al fotografo turco Rasim Aslan  (in foto, sotto).  L’esposizione si concentra in tre cicli fotografici collocati in altrettante location: la biblioteca civica “Primo Levi” di Torino, i bagni Pubblici di via Agliè – casa del Quartiere di Barriera di Milano e lo spazio Quasi Quadro. Giovedì 5 luglio la rassegna verrà inaugurata alle 15.30 alla biblioteca di via Leoncavallo 17; alle 17.30 all’associazione che ha sede in via Feletto 38 e alle  20.30  in via Aglié 9. In quest’ultima location verrà proiettato il documentario  “Brecce” di Amanda Cagliero. La rassegna resterà aperta sino al 28 luglio.

I soggetti delle fotografie nel loro insieme sono al contempo la resistenza e la distruzione di un popolo impetuoso e del suo continuo mutamento. Le figure e gli elementi che abitano le fotografie di Rasim svaniscono in un alone di mistero, scompaiono in ombre silenziose che si allungano al calar del sole. I suoi desolati paesaggi rigurgitano carcasse abbandonate, evidenziano la traccia del brutale passaggio umano: inermi rottami giacciono sulle strade tormentate e rassegnate al loro continuo disfacimento, diventando ormai parte di tetre vedute tanto poetiche quanto agghiaccianti. Ogni ruga, ogni maceria riassume in se secoli di storia incandescente, palesata in tortuose espressioni di gente e luoghi straripanti di tacite preghiere.

Rasim Aslan è nato nel 1983 a Van, Turchia. Ha studiato lingua e letteratura turca all’Università Yakın Doğu (2004-2008), e all’Università Dokuz Eylül, Facoltà di Belle Arti, dipartimento di fotografia (2010-2014). Come fotografo, il suo interesse si concentra principalmente su  violazioni dei diritti, guerra e natura. Attualmente vive e lavora a Istanbul.

 

 

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