Site icon PiemonteTopNews

Lurisia, appuntamenti musicali con tanto di “Tè alle Terme”

LURISIA. Gli incontri musicali del Progetto Play – realizzato in collaborazione con La Fabbrica dei Suoni di Venasca – ed i Tè alle terme, dedicati alla discussione di temi d’attualità con personaggi e relatori d’alto livello, sono appuntamenti consolidati alla Terme di Lurisia. Tornano, infatti, con due nuovi appuntamenti presso il Salone delle Terme: mercoledì 11 e venerdì 13.

Alessandro Invernizzi

Durante il primo incontro, che si terrà mercoledì 11 alle ore 16.30, verrà trattato l’argomento Personaggi femminili nel melodramma; realizzato grazie al Progetto Play e ideato dalla Fabbrica dei Suoni di Venasca è da due anni promosso sul territorio. Interverrà il pianista e docente di Conservatorio Antonio Ferrara, che si occuperà di analizzare il contrastante ruolo delle donne nel melodramma: ora travolte da amori impossibili, vittime delle insidie maschili, oppresse dalla volontà prevaricatrice di fratelli, padri, amanti. Ora astute, dominatrici e risolute.

Il secondo appuntamento, quello di venerdì 13, si terrà invece alle ore 17 e sarà il primo incontro dei “Tè alle Terme”. Il lavoro del futuro, questo è il suggestivo ed accattivante titolo dell’incontro pomeridiano. Il compito di spiegare “come cambierà il modo di lavorare grazie o a causa della tecnologia” sarà affidato ad Alessandro Invernizzi, l’amministratore delegato delle Terme di Lurisia; il quale spiega che «contrariamente a quello che si dice, a quello che si legge, il lavoro del futuro avrà sempre di più le persone al centro. Il lavoro di valore, quello che permetterà di realizzarsi, sarà sempre di più fatto da persone per il benessere di altre persone. La tecnologia sarà di aiuto per fare meno fatica, già i robot non si chiamano più così ma si chiamano Cobot (Collaborative Robot, ndr), che appunto, come dice il nome saranno a disposizione delle persone per collaborare con loro, e non per sostituirle. Non dobbiamo avere paura della tecnologia, anzi dobbiamo conoscerla per poterla usare a nostro favore. Se invece ne avremo paura, saranno gli altri a imporcela e noi diventeremo schiavi, ovviamente non della tecnologia ma di chi ce la imporrà».

Exit mobile version