CASALE. Un’opera di Leonardo Bistolfi ha da poco lasciato la Gipsoteca Bistolfi per essere esposta a Carrara. Si tratta del bozzetto in gesso Funerale di un eroe del lavoro, monumento funerario per Angelo Giorello a Montevideo (1907-1913), opera dello scultore casalese, è infatti stato richiesto dalla Fondazione Giorgio Conti di Carrara che allestisce, nelle sale di Palazzo Cucchiari, la mostra Colori e forme del lavoro. Da Signorini e Fattori a Pellizza da Volpedo e Balla. L’esposizione, curata da Massimo Bertozzi ed Ettore Spalletti, aprirà al pubblico domani, sabato 16, per concludersi il 31 ottobre; ed è dedicata alla rappresentazione del mondo del lavoro nell’arte italiana tra l’Unità d’Italia e la Grande Guerra.
In mostra oltre cinquanta opere, di collezioni pubbliche e private italiane, che spaziano dalla pittura Macchiaiola attraverso il Verismo e le suggestioni simboliste fino alle prime avvisaglie delle avanguardie: da Fattori a Morbelli, da Signorini a Pellizza da Volpedo, presente con alcune opere preparatorie del Quarto Stato, da Vincenzo Vela, fino a Giacomo Balla. La mostra è articolata in otto sezioni dedicate a: il Lavoro Domestico, le Arti Liberali, il Lavoro della Terra, Lavori di Mare e d’acqua dolce, il Commercio, il Lavoro in Officina, il Lavoro in Miniera e nelle Cave, l’Emarginazione Sociale e l’emigrazione.
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