TORINO. Arriva allo Stadio Olimpico domani, martedì 2 luglio, alle ore 21 lo “Start Tour 2019” di Ligabue. Il tour del cantautore di Correggio, partito da Bari il 14 giugno, non sta riscuotendo il successo sperato, come ammette lo stesso artista sui suoi canali social: “Il tour è cominciato e se da un lato è vero che in alcuni stadi, a questo giro, l’affluenza di pubblico è inferiore alle previsioni dell’agenzia, dall’altro è anche vero che l’altra sera a Bari è stato meraviglioso ritrovarvi. Ne avevo bisogno visto che da un anno e mezzo non vi avevo davanti. E ora, dopo la paura di non poter più cantare del 2017, è fantastico sentire la mia voce a pieno regime anche se (fortunatamente) sommersa dalle vostre”.
Prima della partenza del tour, Luciano Ligabue aveva cercato di spiegare quello che il pubblico si sarebbe trovato davanti nel suo concerto: “La scaletta è sempre un problema per me, nel senso che ai miei concerti sono presenti, oltre ai fan, anche persone che mi vengono a vedere per la prima volta, e che forse non torneranno più. Per questo oltre alle sei canzoni del mio album “Start”, ho voluto inserire una sfilata di vecchi successi, raccogliendoli in due medley. Capisco che ascoltare per intero le canzoni è un’altra cosa, ma era l’unico modo per inserirne oltre trenta in scaletta”.
“La mia intenzione – ha continuato il rocker emiliano – è quella di far crescere lo spettacolo piano piano dalla prima parte, con una partenza esplosiva con il singolo “Polvere di stelle” e “Ancora noi” che presentano al meglio “Start”. Poi c’è “A modo tuo” che spinge sulle emozioni ed è un brano che il pubblico ama molto, ci tengo ad eseguirlo. Si riprende lo show con un’altra botta rock”.
Si toccano tanti temi durante la serata, come l’ecologia con “Non è tempo per noi”. “Sono sempre stato attento ai temi legati all’ambiente – racconta ancora Ligabue -. Sui mega schermi si vedono immagini legate all’inquinamento terrestre e marino. Il messaggio è chiaro: abbiamo ancora poco tempo per fare qualcosa, dobbiamo muoverci”. Ma c’è anche la parte più intima di Liga come in “La cattiva compagnia”: “Per me le cattive compagnie sono i fantasmi del passato, i pensieri, le paure, le cose che ci bloccano, che non permettono di esprimerci per come siamo. Molte persone infatti sono popolate da cattive compagnie per l’incapacità di essere felici”.
Non poteva mancare uno dei brani storici del repertorio del cantautore come “Tra palco e realtà” che dopo diversi anni assume un valore personale diverso: “La mia situazione tra palco e realtà è che sto meglio oggi – conclude il Liga -. Ora riesco a gestire meglio il momento in cui ci sono le luci spente, dopo mesi passati in tour sotto i riflettori. E’ stato difficile in passato gestire questa cosa, ora è più semplice, però resta sempre una sorta di dipendenza da palco”.
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