TORINO. L’editoria è il settore con la più alta perdita percentuale di posti di lavoro e con un impiego sempre più diffuso di lavoratori autonomi: sono circa 2mila solo in Piemonte, sottopagati e privi o quasi delle tutele che spettano ai giornalisti assunti nelle redazioni. Non solo le garanzie economiche ma anche quelle a presidio della libertà di informazione dall’ingerenza della proprietà editoriale. È il quadro emerso nell’audizione dei rappresentanti dell’Associazione Stampa Subalpina davanti alle commissioni Economia e Cultura riunite in seduta congiunta, chiesta dal consigliere Marco Grimaldi (Leu).
C’è il tema delle garanzie per i lavoratori e c’è la crisi dei giornali locali, che in Piemonte sono diffusi in modo capillare in tutte le province: “Voci importanti del territorio, che faticano ad acquisire nuovi lettori – ha detto Stefano Tallia, segretario della Subalpina -. Non chiediamo finanziamenti a pioggia ma leggi che possano sostenere l’editoria e le iniziative innovative, che diano prospettive di futuro ai giornali e a chi ci lavora. I bandi regionali sono uno strumento importante ma andrebbero ripensati nell’ottica di stimolare percorsi virtuosi, anche a sostegno dei lavoratori”.
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