Un’antologia di poesie di voci poetiche in lingua piemontese dal Novecento ai giorni nostri
L’avvincente e sorprendente raccolta di voci poetiche in tutte le sue varianti locali è stata curata da Ca dë Studi piemontèis
A chi pensa che la Letteratura in Lingua piemontese manchi di adeguate raccolte antologiche basti elencare alcune delle numerose e autorevoli pubblicazioni di questo genere, limitandoci – peraltro – a quelle più recenti. Citiamo in primis l’autorevole “Storia della Letteratura Piemontese” in tre volumi di Camillo Brero (Editrice Piemonte in Bancarella, 1981). A quest’opera monumentale, seguirono tre fondamentali Antologie sui Poeti in Lingua piemontese, curate dal Centro Studi Piemontesi: il “Profilo di Storia della Letteratura in piemontese”, di Gianrenzo P. Clivio (507 pagine, 2002), cui fece seguito la pregevole “Letteratura in Piemontese dalle origini al Settecento, Raccolta antologica dei testi”, a cura di Giuliano Gasca Queirazza, Gianrenzo P. Clivio e Dario Pasero (540 pagine, 2003); poi fu la volta de “La Letteratura in Piemontese”, Raccolta antologica di Testi | Dalla stagione giacobina alla fine dell’Ottocento”, a cura di Gianrenzo P. Clivio e Dario Pasero (650 pagine, 2004). Nel 2011, ancora il Centro Studi Piemontesi pubblicò la raccolta “Poeti in piemontese della Provincia di Alessandria | 1861-2010”, a cura di Sergio Garuzzo. Più recentemente, nel 2023, a cura di Carabba Edizioni è uscita l’opera “Nonostante il crepuscolo | Voci contemporanee della Poesia in Piemonte”, a cura di Remigio Bertolino e Nicola Duberti (per la Collana Diramazioni, diretta da Giovanni Tesio).
In questi giorni è uscita in libreria una nuova pregevole Antologia di voci della letteratura Piemontese, aggiornata ai primi due Decenni del Terzo millennio: anche quest’interessante opera, che allarga l’orizzonte antologico ai poeti contemporanei, è stata pubblicata dal Centro Studi Piemontesi. L’Antologia, intitolata “Poeti in piemontese dal Novecento ai giorni nostri”, è curata da Giovanni Tesio e Albina Malerba, in collaborazione con un pull di sapienti e affermati critici, poeti e docenti, esperti di Lingua piemontese (come Giuseppe Goria, Dario Pasero, Remigio Bertolino, Nicola Duberti, Sergio Garuzzo e Gianfranco Pavesi). La Premessa è firmata da Lodovico Passerin d’Entrèves. L’artistica copertina è disegnata da Ugo Nespolo, che ritrae un arco della chiostra alpina piemontese innevata, i verdi prati dell’altopiano Torino-Cuneo, e un corso d’acqua che li attraversa: davvero una cornice perfetta per questa recentissima Raccolta antologica dedicata ai Poeti in Lingua piemontese dal Novecento ai giorni nostri.
L’opera offre una panoramica aggiornata di voci poetiche in Lingua regionale, sia nella cosiddetta koiné che nelle sue varianti locali, raggruppate per aree geografiche, in una rappresentanza – come si legge nella Presentazione dell’opera – “tanto numerosa quanto singolarmente significativa”. Partendo dalla poetica dei due massimi poeti novecenteschi, Pinin Pacòt e Nino Costa, la raccolta abbraccia numerosissime altre armoniche e singolari voci poetiche, inedite o già affermate, che “per ragioni diverse, originalità di esiti o ricchezza espressiva”, rappresentano un patrimonio letterario regionale assolutamente prezioso. I poeti antologizzati sono ben 197 (l’elenco completo è consultabile qui), eppure questo vasto repertorio non può certo essere considerato esaustivo, ma sicuramente soltanto indicativo dell’avvincente sinfonia di una corale di voci poetiche diffuse, variegate nei timbri e di tonalità diverse, eppure espressive e vibranti; il che dimostra e conferma la mai doma vitalità, la preziosità, l’eleganza della Lingua piemontese, parlata, scritta e liricamente espressa, che non si arrende alle prevaricazioni delle Lingue nazionali e delle Lingue globalizzate.
Sergio Donna