VILLAFRANCA D’ASTI. Il prossimo 29 gennaio, alle ore 11, la compagnia teatrale “Gli Instabili” di Torino metterà in scena a Villafranca d’Asti, in Sala Bordone, il recital drammatico “I bambini e la Shoah”. Si tratta di un’opera didascalica, adatta ai giovani studenti della scuola media, per far loro conoscere e ricordare il dramma della Shoah, facendo leva sulle testimonianze di chi – a quei tempi bambino come loro – aveva vissuto in prima persona le dure esperienze delle Leggi razziali sopravvivendo o scampando miracolosamente ai rastrellamenti e alla deportazione. Proprio per la sua finalità divulgativa, la giunta municipale di Villafranca ha deciso di rappresentare quest’opera alla scuola media di piazza Giacomo Goria, pochi giorni dal Giorno della Memoria.
Il recital “I bambini e la Shoah” racconta infatti il dramma della Shoah vissuto con stupore, ingenuità e terrore dai bambini ebrei, e narra la tragedia delle Leggi Razziali varate nel 1938 ed i successivi crimini dei nazisti e dei collaborazionisti fascisti e repubblichini. Il tutto è stato ricostruito attraverso letture di racconti, documenti, ricordi ed esperienze dirette di chi, ragazzino o bambino, era stato suo malgrado protagonista diretto di quella tragedia. Il reading, per la regia di Anna Perrini, è rappresentato a cura dell’Associazione Monginevro Cultura, con Sergio Donna, Anna Perrini, Andrea Tartari (voci recitanti) e Beppe Novajra (voce e chitarra), autore dei brani musicali proposti nel recital.
I testi, selezionati dalla regista Anna Perrini, sono tratti dai diari inediti delle sorelle Paola e Carla Perrini, saluzzesi; dal diario di Sergio Valabrega (Tra i denti dello squalo); nonché dai diari di Roberto Bassi (Scaramucce sul lago Ladoga) e Giulio Segre (Don Cirillo e il nipotino): tutti testimoni, allora bambini, della tragedia della Shoah. Alcuni spezzoni, invece, sono ispirati ad un’intervista di Enrico Mentana a Liliana Segre.
Le immagini proiettate sono tratte da repertori fotografici di famiglia, disegni e quadri dipinti da bambini ebrei a Terezin, e fotografie tratte dal calendario del Museo della Shoah di Washington. Un matiné teatrale, dunque, di grandi emozioni per insegnare, ricordare e non dimenticare ciò che non può essere dimenticato.
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