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Gli 800 anni dell’Abbazia di Sant’Andrea: un convegno a Vercelli

VERCELLI. Il 19 febbraio 1219 il cardinale Guala Bicchieri posò simbolicamente la prima pietra dell’abbazia di Sant’Andrea, magistrale esempio della transizione tra l’architettura romanica e lo stile gotico in Italia e simbolo indiscusso della città di Vercelli. A ottocento anni di distanza l’Università del Piemonte Orientale e la Società Storica Vercellese, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, uniscono competenze ed energie per proporre a Vercelli, tra il 29 maggio e il 1° giugno, un convegno internazionale che riunirà sotto le torri dell’Abbazia oltre sessanta esperti e studiosi provenienti da ogni angolo del mondo. Sotto il titolo “Sant’Andrea di Vercelli e il Gotico europeo all’inizio del Duecento” gli interventi promettono di rappresentare il punto più alto delle riflessioni storico-artistiche, architettoniche e scientifiche relative al monumento, mai riunitesi prima d’ora sotto un’egida di studio comune.

La basilica in un disegno del secolo scorso

«Per quattro giorni Vercelli rappresenterà la ribalta di un dialogo internazionale e interdisciplinare che darà voce a studiosi di numerose realtà accademiche – dichiara il rettore dell’UPO Gian Carlo Avanzi –. Oltre ai contributi accademici italiani saranno rappresentate istituzioni universitarie di Francia, Olanda, Germania, Regno Unito, Spagna e persino della Waseda University di Tokyo. Il nostro ateneo è orgoglioso di essere stato chiamato alla guida di questo evento, insieme agli amici della Società Storica Vercellese. Ci auguriamo che sia la prima di una lunga serie di occasioni di alta cultura».

Saverio Lomartire e Giovanni Ferraris, presidente della Società Storica Vercellese, spiegano i contenuti del convegno: «Indagheremo le radici storiche del monumento e le decisioni di chi ne rese possibile, a vario titolo, la sua realizzazione. Parleremo di religione, di filosofia, di architettura, di arte e di scienza applicata al recupero dei materiali e alla loro conservazione nel tempo, oltre che di storia della politica e del pensiero contemporaneo, con frequenti rimandi alla presenza a Vercelli, fino al 9 giugno, della Magna Charta Libertatum presso lo spazio espositivo Arca. Il Comune di Vercelli, centro motore dell’intero programma celebrativo, è riuscito a realizzare un’impresa difficile e semplicemente meravigliosa».

L’ingresso è libero; conviene tuttavia registrarsi online sul sito del convegno entro il 28 maggio. La registrazione è obbligatoria per ottenere l’attestato di partecipazione e l’attribuzione dei crediti formativi dedicati.

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