Il consiglio alla vendetta (1851)
TORINO. Proseguirà sino all’1 aprile 2024 alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino la mostra dedicata al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882) che accompagna il pubblico alla scoperta del mondo dell’artista, all’interno dell’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti. Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e L’Angelo annunziatore. Interprete dei destini della nazione italiana, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica, Hayez è stato anche tra i più grandi ritrattisti di tutti i tempi, che ha saputo interpretare con la sua produzione lo spirito della propria epoca.
La mostra, dal titolo Hayez. L’officina del pittore romantico, è organizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, molti dei quali si trovavano nello studio del pittore, per quarant’anni professore di pittura all’Accademia. Oltre alle opere inedite o poco viste, si possono ammirare alcuni dei capolavori più popolari dell’artista: attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Una speciale sezione focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, che il pittore aveva programmato come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare. La mostra rievoca l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo.
Per la prima volta, la mostra mette in relazione i dipinti e i disegni dell’artista, che permettono di ricostruire e comprendere il suo processo creativo, accompagnandoci fino all’interno del suo atelier a ripercorrere l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo, cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica.
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