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Fugassa d’la Befana, ecco una ricetta della tradizione: come prepararla

Le ricette che caratterizzano le festività, soprattutto quelle natalizie, sono pressoché infinite. In Piemonte così come nelle altre zone d’Italia: dal nord al sud. Oggi proviamo a sviluppare assieme la ricetta della Fugassa d’la Befana, una focaccia dolce diffusa nel Cuneese e più in generale in tutto la regione. Nell’Alessandrino, con trascurabili variazioni di forma, assume la denominazione di “Fugassa col Carsent”.

La “Fugassa d’la Befana” ha una caratteristica forma che ricorda un solo o una margherita ed è fatta di pan brioche arricchito con canditi. La tradizione vuole che all’interno della focaccia dolce piemontese vengano nascoste una fava bianca e una fava nera. Il malcapitato che trovava la fava bianca doveva pagare la focaccia e quelli della fava nera il vino. In alcune zone alle fave veniva sostituito un piccolo re e il fortunato che trovava nella sua fetta la figura, sera il re della giornata. In un certo senso questa tradizione si rifà a quella della Galette de Rois francese, un dolce di pasta sfoglia che cela al suo interno la figura di un piccolo re. Sempre in rferimento alla storia, si pensa che la “Fugassa d’la Befana” possa essere più antica rispetto al panettone e alla colomba pasquale. La “Fugassa d’la Befana” è oggi un prodotto PAT della Regione Piemonte.

Ingredienti (per otto persone)

• 250 g di farina 00
• 250 g di farina manitoba
• un cubetto di lievito di birra
• 180 g di latte tiepido
• 70 g di zucchero
• 80 g di burro
• due uova
• 100 g di canditi e uvetta
• semi di 1 bacca di vaniglia
• un pizzico di sale
• un tuorlo + latte per spennellare
• granella di zucchero per decorare q.b.
• una fava bianca e una nera

Preparazione

Mentre vi dedicate alla realizzazione dell’impasto, fate rinvenire l’uvetta in acqua calda. In una planetaria mettete i due tipi di farina, le uova, lo zucchero e il burro fuso. Azionatela con il gancio impastatore montato e unite a filo il latte in cui avrete sciolto il lievito. Aggiungete ora i semi della bacca di vaniglia. Per prelevarli poggiate la bacca su un tagliere e incidetela per il lungo. Utilizzando la punta della lama prelevate i semi e trasferiteli in planetaria insieme all’uvetta ammollata e strizzata e ai canditi. Impastate finché si sarà incordato quindi trasferitelo in una ciotola, coprite e mettete a lievitare nel forno spento con la luce accesa per 2 ore. L’impasto dovrà raddoppiare di volume. Prendete ora il vostro impasto e con l’aiuto di un matterello stendetelo fino a 2,5 cm di spessore. Adagiate al centro un bicchiere e con una rotella taglia pasta formate 16 petali, tagliando l’impasto a raggiera. Nascondete la fava all’interno di uno di essi e arrotolateli su loro stessi. Sbattete l’uovo con un cucchiaio di latte e spennellate il vostro fiore. Decorate con granella di zucchero e infornate a 180°C per 30 minuti.

Lorenza Abrate


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