Categories: Economia

Edilizia, personale e fatturato in forte calo: nasce un tavolo di lavoro per fare fronte all’emergenza

TORINO. È nato un nuovo tavolo di lavoro, che riunisce l’Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino, l’Ordine degli Architetti di Torino, il Collegio Costruttori, Aspesi Torino – Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare e Aniem – Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere. L’obiettivo è quello d’individuare azioni concrete, attuabili nel breve periodo, per affrontare la congiuntura del comparto edilizio, che, secondo un’indagine di Ance Piemonte, vede, nel periodo gennaio-luglio 2018, una riduzione del fatturato per l’87,7% delle imprese edili e una riduzione del personale per il 21,7% delle aziende.
«La riduzione degli oneri per favorire le ristrutturazioni potrebbe rappresentare una leva per disincentivare e porre termine al consumo di suolo, che in una città come Torino presenta indici molto elevati e nel contempo incentivare gli interventi sul patrimonio edilizio esistente. È mia intenzione varare e normare questa forma di incentivo indiretto entro l’estate per portarla al più presto all’approvazione del Consiglio Comunale. Assicurare concreto sostegno all’edilizia significa investire sul territorio, rinforzando l’economia locale con immediate ricadute per lo sviluppo», afferma Guido Montanari, vicesindaco del Comune di Torino.
Altri dati provengono, inoltre, da Unioncamere Piemonte. Nel periodo gennaio-marzo del 2018 il comparto artigiano piemontese ha registrato criticità maggiori rispetto al tessuto imprenditoriale regionale nel suo complesso. Dall’analisi dei dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi è emerso come a fronte di un tasso di crescita negativo dello 0,60% per le imprese piemontesi, il comparto artigiano, in linea con quanto avvenuto a livello nazionale, abbia subìto una flessione più consistente (-0,73%).   Nei primi tre mesi del 2017 in Piemonte sono nate 2.690 imprese artigiane mentre hanno cessato l’attività 3.568 cessazioni (-878 unità). L’andamento è negativo per tutti i principali settori. Il primo comparto si conferma quello delle costruzioni, che rappresenta il 41,6% delle imprese artigiane piemontesi, ma registra per l’ennesima volta un dato negativo (-1,09%). Gli altri servizi, a cui appartengono circa 1 su 4 delle imprese artigiane piemontesi, registrano la flessione meno forte (-0,29%). L’industria in senso stretto, con il 22,1% delle imprese artigiane della regione, evidenzia un tasso di variazione pari al -0,74%, in linea con la media regionale. Va peggio il turismo (-0,97%), mentre il commercio e l’agricoltura segnano rispettivamente variazioni negative pari a -0,35% e -0,52%.p

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