Nell’intervista Marinelli sostiene che per tentare di avvalorare la tesi che la Sindone sia falsa, gruppi ideologici finanziano senza risparmio ricerche preconcette, precostruite a tavolino: «Basta pagare e le ricerche si fanno – dice Marinelli a Vatican News –. E si trova pure chi te le pubblica. E’ innegabile che dietro ad alcune di esse si nascondono gruppi che vogliono far credere che la Sindone sia un falso storico».
La studiosa racconta anche di un documentario, realizzato e mai trasmesso in tv perché riferisce di una lettera su carta intestata della Curia di Torino che il cardinale Anastasio Ballestrero, all’epoca custode della Sindone, inviò al sul consulente scientifico, l’ingegner Luigi Gonella, con la quale sosteneva che nella faccenda della datazione del carbonio 14, poi confutata da diverse ricerche successive, «c’era stato lo zampino della massoneria che voleva a tutti i costi dimostrare che la Sindone fosse di epoca medievale», conclude Marinelli commentando che forse questa affermazione a qualcuno non piace.
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