TORINO. Oggi (venerdì 14) e domani (sabato 15) alle ore 21 Neri Marcorè sarà sul palco del Teatro Colosseo con lo spettacolo “Tango del calcio di rigore”.
25 giugno 1978. L’Argentina batte l’Olanda nella finale dei mondiali, davanti al generale Jorge Videla e a Licio Gelli. Per una sera il Paese può festeggiare, prima che i “voli della morte” riprendano e che le Madri di Plaza de Mayo tornino a chiedere giustizia. Quarant’anni dopo da quei giorni terribili, un bimbo di allora oggi adulto ricostruisce il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie tra mito, realismo magico e realtà storica.
Il 25 giugno del 1978 all’Estadio Monumental di Buenos Aires l’Argentina deve vincere a tutti i costi contro l’Olanda. Seduto in tribuna c’è il generale Jorge Videla, che ha orchestrato il Mondiale come strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri di Plaza de Mayo. Poco lontano dal dittatore, in tribuna, c’è Licio Gelli, il venerabile della loggia P2, suo amico personale. Parte da quel Mondiale lo spettacolo ‘Tango del calcio di rigore’ di Giorgio Gallione, Neri Marcorè è l’ex bambino che aveva guardato a quei campionati come un sogno ma che ora, da adulto, comprende come lo sport possa essere usato dal potere come forma di occultamento della realtà o strumento di oppressione.
E’ uno spettacolo che parla alle coscienze “Non può lasciare indifferenti perché è fatto di emozioni forti – spiega il protagonista -. Chi si opponeva alla dittatura pagava con le torture e con la vita, mentre gli interessi economici attorno al calcio spingevano gli altri Paesi, Italia compresa, a girare lo sguardo. Questa è la parte drammatica dello spettacolo, che però ha anche momenti di alleggerimento come quello del racconto di Soriano sul rigore più lungo del mondo”.
Biglietti disponibili su www.teatrocolosseo.it.
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