Don Backy è atteso lunedì 11 sul palco de “Le Roi Music Hall” di via Stradella a Torino

TORINO. Domani, lunedi 11 dicembre, alle ore 21 sul palco de Le Roi Music Hall di via Stradella 8 a Torino, è previsto il grande ritorno di Don Backy, con un concerto omaggio alla città di Torino, a cui è particolarmente legato perché proprio nel capoluogo piemontese con la casa discografica situata in via San Donato incide il suo primo singolo discografico. Ingresso a 10 euro con consumazione obbligatoria a parte. Il concerto è organizzato da Toni Campa e Luciana De Biase, musical promoter nel capoluogo piemontese.

Aldo Caponi, in arte Don Backy, diviene famoso sin dagli Anni Sessanta, grazie ad alcune canzoniche hanno fatto la storia della musica italiana tra cui L’immensità, Pregherò e Sognando. Dopo il grande successo musicale, l’artista si è dedicato anche alla carriera di attore ed ha pubblicato romanzi e fumetti.

L’artista è nato a Santa Croce sull’Arno in provincia di Pisa il 21 agosto 1939. Trasferitosi vicino Napoli con tutta la sua famiglia, prima di approdare nel panorama musicale italiano ha lavorato come impiegato in una conceria di pellami. La passione per la musica e per il rock and roll, però l’ha sempre accompagnato. Da giovanissimo comincia a suonare la chitarra ed a esibirsi con una band, i Golden Boys, fino ad arrivare al clan di Celentano. Sono i primi anni ’60 ed Aldo Capponi diventa Don Backy.

Tra le sue canzoni la più celebre è senza dubbio L’immensità, che riscosse molto successo anche all’estero. Don Backy partecipò al primo Cantagiro conLa storia di Frankie Ballan e scrisse canzoni di successo anche per altri artisti: sulla musica di Stand by Me scrisse per Celentano il testo di Pregherò,mentre per Ricky Gianco Tu vedrai sulla musica di Don’t play that song. Il 1964 fu l’anno di Cara, seguita nel 1965 dal brano L’amore. Partecipò al Festival di Sanremo 1967, in coppia con Johnny Dorelli, con L’immensità.

Don Backy sul palcoscenico televisivo di Canzonissima

Agli inizi degli anni ’70, Don Backy si presta anche al cinema nelle pellicole I sette fratelli Cervi di Gianni Puccini eBanditi a Milano di Carlo Lizzani. Comincia poi ad allontanarsi dalle scene musicali e si dedica alla scrittura: il suo primo libro fu Io che miro il tondo nel 1967 al quale seguirono diverse pubblicazioni. Nel 1980 ha pubblicato a fumetti L’Inferno, in 12 cerchi e 3.200 versi in quartine dalle rime alternate, e nel 1984 ha disegnato Clanyricon, storia del Clan a fumetti (pubblicata però solo nel 2002). Nel corso degli anni ha partecipato poi a vari programmi televisivi di revival musicale, come C’era una volta il festival e Una rotonda sul mare per Canale 5.

Arrivando agli anni più recenti, l’8 marzo 2017 esce il suo nuovo album, Pianeta Donna, dedicato completamente all’universo femminile. Il 18 aprile 2020 pubblica una canzone scritta insieme a Sandro Giacobbe.

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