L’esposizione prende poi in esame l’assestarsi e il definirsi, nei due decenni successivi, di un gusto ufficiale che rispecchia quello della monarchia sabauda e che si confronta con i richiami da Oltralpe: è il trionfo della pittura e della scultura di genere declinate su temi ispirati alla vita pastorale e agreste (Francesco P. Michetti, Filippo Palizzi) e a quella borghese nei suoi risvolti intimisti (Silvestro Lega, Giacomo Favretto, Vittorio Corcos), anche con affondi decorativi o folcloristici attraverso la moda dell’orientalismo (Alberto Pasini, Domenico Morelli). Tra le eccellenze del genere si annoverano le esperienze degli artisti operanti a Parigi o in rapporto con la Galleria Goupil (tra cui Antonio Mancini, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi).
Mentre, nell’ultimo decennio del secolo, si assiste da un lato all’affermazione di istanze ideologicamente impegnate verso i temi del lavoro – espressi con attento e consapevole tono di denuncia delle ingiustizie sociali – e dall’altro verso i primi segni di sensibilità nei confronti del simbolismo internazionale, a volte interpretati con enfasi allegorica di impronta decorativa. L’elaborazione di contenuti così differenti si accomuna spesso con la sperimentazione della pittura divisionista da parte dei maestri della cosiddetta prima generazione: Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Plinio Nomellini, Emilio Longoni, Vittore Grubicy.
In particolare, si segnalano: La curiosità di Silvestro Lega, caposaldo macchiaiolo della raccolta Jucker; il grande paesaggio Aprile di Antonio Fontanesi, custodito per lungo tempo nella collezione Rossello; lo splendido Hyde Park di Giuseppe De Nittis, realizzato a Londra nel 1876 (città nella quale, l’anno precedente, l’artista dipinse Piccadilly, quadro appartenuto al raccoglitore Paolo Ingegnoli e poi a Gaetano Marzotto); Il pastello rosa di Giovanni Boldini, raffinatissimo ritratto di Emiliana Concha de Ossa risalente alla seconda metà degli anni Ottanta; il capolavoro divisionista Venduta! di Angelo Morbelli; Gli emigranti di Giuseppe Pellizza da Volpedo della collezione dell’imprenditore Francesco Federico Cerruti e Petalo di rosa, toccante dipinto simbolista di Giovanni Segantini.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito www.metsarte.com, oppure contattare ATL Novara / IAT al numero 0321.394059 o scrivere via mail all’indirizzo info@turismonovara.it.
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