TORINO. Gli anni Venti del Novecento rappresentano in arte un decennio tra i più sorprendenti della storia nazionale ed europea del XX secolo. A questo periodo è dedicata la mostra “Da Casorati a Sironi ai nuovi futuristi”, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, aperta sino all’11 febbraio nelle sale espositive del Museo Accorsi-Ometto. La rassegna prende le mosse dal 1920 – anno che segna l’ingresso italiano nella temperie artistica del Ritorno all’ordine, caratterizzata dal recupero della classicità in ottica moderna e dal desiderio di una vera e propria rinascita morale e spirituale – e si focalizza su due realtà artistiche, contraddistinte da diversità e corrispondenze, quali Torino e Milano.
Felice Casorati, Mario Sironi, Achille Funi, Carlo Carrà, i Sei di Torino, Luigi Spazzapan, Giacomo Balla, Fillia (Luigi Colombo) e Bruno Munari sono solo alcuni degli innumerevoli artisti che con i loro dipinti compongono l’articolato mosaico del percorso espositivo. Le circa settanta opere esposte provengono da Musei, Fondazioni italiane, collezioni private e dalla collaborazione con gli archivi degli autori selezionati.
Gli orari sono i seguenti: martedì, mercoledì e venerdì ore 10-18, giovedì ore 10-20, sabato, domenica e festivi ore 10-19. Lunedì chiuso.
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